L’amianto in raffineria, il perito in aula: diversi ex lavoratori malati

 
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Gela. L’amianto in raffineria e le gravi patologie che hanno colpito decine di operai, nel tempo impegnati tra gli impianti della fabbrica Eni. Questa volta, è toccato ad un perito, nominato dai pm della procura. E’ stato sentito davanti al giudice Marica Marino, nel dibattimento che si sta tenendo contro diciotto imputati. Sono tutti ex manager e tecnici del cane a sei zampe. A processo sono finiti Armando Grassi, Giancarlo Barbieri, Alfonso Valerio, Alessandro Colnaghi, Francesco Mauro, Salvatore Verniccio, Rocco Ardore, Antonio Catanzariti, Gregorio Mirone, Giancarlo Fastame, Giorgio Clarizia, Giuseppe Farina, Vito Milano, Salvatore Vitale, Giovanni Calatabiano, Giuseppe Genitori, Giorgio Daumiller e Arturo Borntragger. Gran parte dell’indagine, condotta dai pm della procura, ruota intorno all’esposizione all’amianto tra gli impianti e alla mancata adozione delle necessarie misure di precauzione. La società Raffineria di Gela è in giudizio come responsabile civile.

L’amianto in fabbrica. Il perito ha confermato l’esistenza di conseguenze legate proprio all’esposizione alle fibre killer. “Ci sono casi in cui è stato accertato l’ispessimento della pleura e la presenza di placche – ha detto – che possono provocare alterazioni delle funzionalità polmonari. Escludo che possano essere legati al fumo di sigarette. Si tratta di esposizione all’amianto, che in passato veniva utilizzato con molta frequenza. Anomalie sono state accertate anche tra gli elettricisti, impegnati in fabbrica”. Il perito ha risposto alle domande del pm Sonia Tramontana e dell’avvocato Davide Ancona, che rappresenta, insieme all’altro legale Ezio Bonanni, alcuni ex lavoratori della fabbrica, oggi malati. Gli operai colpiti dalle patologie sono stati ammessi come parti civili. Proprio dai banchi delle parti civili sono state sollevate perplessità sulla ricostruzione fornita dal perito, che si sarebbe fondata su indicazioni comunque diverse rispetto a quelle riportate nelle relazioni. Altri operai sono parti civili con l’avvocato Claudia Caizza. Nel pool di difesa, tra gli altri, ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Antonio Gagliano, Flavio Sinatra, Gualtiero Cataldo, Maria Elena Ventura, Carlo Autru Ryolo, Pietro Pistone, Attilio Floresta, Alessandra Geraci, Luca Mirone e Pietro Granata.

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