L’attacco al consigliere Giudice, Abela (Pd): “Sindaco e assessori agiscono come bulli”

 
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Il vicesegretario dem Licia Abela

Gela. Nessun riguardo istituzionale verso i consiglieri che svolgono un’attività di controllo e verifica, anche in siti della città, troppo spesso lasciati al loro destino. Il vicesegretario dem Licia Abela sintetizza così la condotta dell’amministrazione comunale nei riguardi di diversi consiglieri. Prende spunto dal caso dell’indipendente Paola Giudice, alla quale gli assessori Cristian Malluzzo e Giovanni Costa hanno risposto, duramente, dopo la denuncia sulle condizioni strutturali del cimitero Farello. “Trovo a dir poco assurde le ennesime dichiarazioni dei componenti di questa giunta comunale, che delegittimano impietosamente l’operato e le prerogative dei consiglieri comunali. Non è la prima volta che si arriva quasi a prendersi gioco delle sollecitazioni e del lavoro svolto dai componenti della civica assise. Invece di chiedere scusa ai cittadini per il prolungarsi dei disagi – dice Abela – per l’oggettiva incapacità nella gestione di tante vicende che riguardano la fruibilità e il decoro dei tanti edifici pubblici, alcuni assessori sentono non solo l’esigenza di rispondere con un tono che sa di tutto tranne che di comunicazione istituzionale, ma addirittura di farlo schernendo prepotentemente chi con un mandato politico, voluto dai cittadini, svolge la propria opera di controllo su vicende che riguardano la città. È una questione di rispetto istituzionale, non solo nei confronti di un ruolo svolto, ma nei confronti della cittadinanza che tramite strumenti democratici elegge le proprie rappresentanze”. Abela ricorda anche la reprimenda del sindaco Lucio Greco che intervenne sulle attività di verifica condotte nelle scuole cittadine dai consiglieri della commissione consiliare istruzione. “Oltre alla vicenda del consigliere Giudice, sulla situazione del cimitero Farello, non molto tempo fa si verificò lo stesso con i componenti della commissione istruzione che durante le innumerevoli vicende della scuola “Solito” sono stati sonoramente redarguiti da sindaco e assessore per il solo fatto di aver chiesto con insistenza lumi rispetto ad una situazione che riguardava centinaia di famiglie e i disagi enormi causati dalla evidente incapacità amministrativa. È opportuno ricordare che il rispetto istituzionale non è una regalia che si elargisce ad intermittenza e convenienza, ma un dovere imprescindibile”, aggiunge.

Il vicesegretario cittadino dem solidarizza con Giudice e condanna una certa condotta da “bulli” degli esponenti dell’amministrazione comunale. “Solidarietà quindi al consigliere Giudice che ha dimostrato in maniera chiara ed inequivocabile di aver accettato il proprio ruolo senza remore e timori – conclude Abela – nella speranza che in futuro questi atti di “bullismo” istituzionale lascino spazio al rispetto non solo dei ruoli e delle istituzioni, ma a quello degli elettori”. Abela va oltre le appartenenze politiche e ribadisce che i dem non accettano questo tipo di condotte, poco istituzionali.

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