Gela. Il reato si è prescritto e l’imprenditore gelese Carmelo Sultano esce di scena dal processo aperto davanti alla corte del tribunale di Enna che lo stava giudicando per concorso in abuso d’ufficio.
Gli operai della sua azienda, in base all’inchiesta condotta dai magistrati ennesi, avrebbero asfaltato una strada rurale privata in contrada Mugavero per assicurare una sorta di favore all’ex senatore Mirello Crisafulli che vive, appunto, lungo la via finita al centro dell’inchiesta.
L’intervento sarebbe stato effettuato nell’ambito di un appalto assegnato al gruppo Sultano, oramai nove anni fa, dai funzionari dell’ente provinciale di Enna. La prescrizione è scattata per lo stesso ex senatore e storico leader del Pd della zona e per un tecnico provinciale.
Stando all’avvocato Giovanni Palermo, difensore di Sultano e dell’ex senatore, i lavori sarebbero stati condotti su una strada comunque di competenza provinciale: nessun trattamento di favore sarebbe stato assicurato all’uomo politico, dato che Carmelo Sultano non l’avrebbe mai conosciuto.
