Le grandi braccia di Catania accolgono Gela, la Ascia si arrabbia: “Il sindaco si relazioni”

 
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Gela. “Con l’adesione di Gela, Niscemi e Piazza Armerina, la Città Metropolitana di Catania diventerà la sesta d’Italia.

Stare in una città Metropolitana vuol dire avere un peso, un contatto privilegiato e diretto con la Regione, con lo Stato, con l’Unione Europea, beneficiare di fondi preclusi ai Liberi consorzi indispensabili ad organizzare il territorio aumentandone la produttività e la mobilità. Gela è una città importante e avrà un ruolo centrale”. Con queste parole Enzo Bianco, sindaco di Catania, ha commentato le scelte popolari di Gela, Niscemi e Piazza Armerina di adesione alla Città metropolitana di Catania. L’incontro si è svolto ieri mattina alle 11 presso la sala della giunta del Palazzo di Città del capoluogo etneo, su richiesta del Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese (CSAG), Comitato Pro Referendum Piazza Armerina, Comitato Liberi Consorzi Niscemi, che ha visto la presenza dei sindaci Domenico Messinese, accompagnato dal suo vice Simone Siciliano e dall’assessore Francesco Salinitro, e Filippo Miroddi (Piazza Armerina). “Abbiamo prodotto e inviato una delibera di Giunta alla presidenza del consiglio comunale – ha assicurato il primo cittadino Domenico Messinese – affinché in tempi brevi si possa ratificare l’adesione della città”. Intanto il consigliere comunale del movimento Il Megafono, Sara Bonura, ha proposto di chiedere un parere professionale a due giuristi super partes prima di votare se aderire o meno alla Città metropolitana di Catania. “La popolazione è convinta. Ha già espresso la propria volontà nel corso del referendum confermativo del 13 luglio 2014 – replica Franzone – Anche il Consiglio aveva deliberato con parere favorevole ciò che chiede la cittadinanza da oltre un decennio”. 

Stizzita Alessandra Ascia, presidente del Consiglio comunale. “Una fase delicata della città, attraversata da tante tensioni sociali,  nella quale le Istituzioni dovrebbero dimostrare coesione al fine di affrontare le tante emergenze quotidiane ma anche storiche e ataviche. Il Sindaco dovrebbe riflettere su questo e invece che fa? Il viaggio a  Catania, dimostrando da subito subalternità istituzionale.
Bisogna avere rispetto di entrambi i comitati promotori e di tutti i cittadini che sperano nell’autorevolezza Istituzioni e le stesse devono essere consapevoli delle scelte la cui portata è storica. Il Sindaco si relazioni”.

 Intanto lunedì prossimo alle 18, al teatro Eschilo, incontro con i sindaci interessati all’adesione all’area metropolitana di Catania.

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