Liberi consorzi negati, i comitati diffidano la Regione: “Una condotta omissiva”

 
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Gela. Un atto stragiudiziale di diffida è stato inviato ai vertici del governo regionale, accusati di tutelare i confini geografici delle ormai ex nove province.

La diffida alla Regione. La decisione è stata adottata dai componenti dei comitati promotori dei Liberi Consorzi siciliani, Csag (Comitato per lo sviluppo dell’area gelese), comitato Pro referendum di Piazza Armerina e comitato per i Liberi consorzi Niscemi che hanno fatto recapitare la segnalazione di denuncia direttamente a Rosario Crocetta, presidente della regione, Giovanni Ardizzone (presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana) e Ettore Leotta (assessore regionale delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica).

I comitati parlano di “condotta omissiva che non tiene in considerazione le decisioni dei consigli comunali e, cosa ancor più grave, non tenendo conto nei casi di Gela, Piazza Armerina, Niscemi e Licodia Eubea, della volontà delle popolazioni che si sono espresse attraverso referendum confermativi, nel complesso votati da 33 mila cittadini”.

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