Linea 1 e Mossi&Ghisolfi, i sindacati dai vertici Eni: confronto sui tempi dell’intesa

 
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Gela. Via ai lavori all’interno della raffineria Eni di contrada Piana del Signore prima che la situazione diventi veramente ingestibile.

La bonifica delle aree da utilizzare e gli interventi sulla linea 1. Dopo le recenti richieste, i segretari provinciali di Filctem, Femca e Uiltec hanno incontrato, per ora in maniera informale, i vertici della fabbrica, compreso l’amministratore delegato Carlo Guarrata. La posizione sindacale appare piuttosto chiara. In attesa che la fase di riconversione a green refinery entri nel vivo, si dia spazio ai lavori di bonifica di aree come quelle che dovrebbero ospitare gli impianti di bioetanolo del gruppo Mossi&Ghisolfi. Inoltre, i sindacati spingono affinché si possa intervenire su tutti gli impianti della linea 1 che, in base ai nuovi progetti, non dovrebbero più far parte del ciclo produttivo dello stabilimento. Quindi, messa in sicurezza e eventuale smantellamento. Un’ipotesi che potrebbe coinvolgere le aziende dell’indotto e limitare, seppur in maniera non decisiva, i tanti interrogativi che accompagnano il futuro degli operai alle loro dipendenze.

I tempi non sono ancora certi. Intanto, proprio i manager Eni hanno ribadito l’intenzione di procedere nelle attività d’ingegnerizzazione, preliminari al passaggio a green refinery: confermando l’avvio di tutte quelle procedure che dovrebbero condurre alle richieste di Via e Aia. Un percorso che non appare comunque così breve. I tecnici ministeriali potrebbero impiegare tra i sei e gli otto mesi per valutare la documentazione e emettere i primi verdetti. Intanto, i segretari sindacali dei chimici Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania intendono fare il punto della situazione intorno alle prossime mosse di Enimed. I vertici di raffineria, inoltre, hanno incontrato il segretario provinciale dell’Ugl chimici Andrea Alario che, a sua volta, ha ribadito la necessità di concertare, anche attraverso il coinvolgimento di tutte le rsu, i passi che verranno mossi nei prossimi mesi. Dal 6 febbraio, praticamente a tre mesi di distanza dalla firma del protocollo generale d’intesa al ministero dello sviluppo economico, si potrebbe aprire il confronto a livello nazionale per capire quali punti dell’accordo si possano effettivamente già concretizzare.

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