L’Mpa vota il Pdl ed i Democratici chiedono l’espulsione dalla giunta

 
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Gela. Rivedere i rapporti con l’Mpa, che alle politiche si è schierato con il centrodestra, apertura a Sel e Udc, maggiore chiarezza da parte di Pensiero Libero. Il partito Democratico ha conferito un mandato esplorativo al segretario cittadino Carlo Romano.

E’ stata una assemblea affollata e partecipata, con la presenza dei segretari di circolo Alario e Licata, consiglieri, assessori, sindaco e Speziale. Intanto la parola rimpasto è stata respinta. O quantomeno non si cambieranno gli assessori in area Pd. Il primo punto sono i rapporti con gli autonomisti. “Ora che non siamo più in campagna elettorale – dice Carlo Romano – bisogna partire dal rapporto con i partiti che in questo momento sono in giunta e che hanno condiviso insieme al PD un progetto comune che ha portato la città ad avere come Sindaco Angelo Fasulo. Partiti che alla fine sono stati tutti bocciati dai cittadini che probabilmente non riescono a percepire l’impegno di questa amministrazione nel darsi un volto, di essere riconosciuta come guida, come punto di riferimento per una città che in questo momento sta attraversando una delle crisi più gravi la cui soluzione è difficile nell’immediato”.
Dito puntato sull’Mpa. “Hanno fatto una scelta netta: Mpa uguale centro destra uguale Silvio Berlusconi, uguale Pdl. La massima espressione dell’Api in consiglio comunale, Pellitteri, faceva votare Udc”.

Poi c’è il nodo Mauro. “E’ la migliore figura che in questo momento può rivestire con competenza il ruolo di Direttore Generale di questo Comune – continua Romano – ma non è possibile ammettere che l’utilizzo di questo ruolo così importante possa essere finalizzato al raggiungimento di consensi diventando stampella di questa amministrazione. C’è visibilmente un diluirsi di due ruoli uno di dirigente comunale e uno di massima espressione di un partito che ci potremmo trovare anche contro nelle prossime tornate elettorali e soprattutto nella prossima elezione a sindaco di questa città. Bisogna separarli”.

L’amministrazione vive un momento drammatico. I tagli della Regione sono gravissimi e molti servizi non possono essere garantiti. Se gli alleati non capiscono questo il dissesto sarà dietro l’angolo e il gioco delle poltrone non risolverà nulla. Condivisione sul fatto che occorre partire dalle emergenze: la Ghelas, i lavoratori dell’Ipab Antonietta Aldisio, il degrado in cui vivono i residenti di alcuni quartieri, il sostegno alle famiglie e pensare come affrontare il disagio sociale e la grave crisi economica.
Romano ha proposto di dare mandato al sindaco di dare inizio alla realizzazione di un asilo comunale e un assessorato all’industria. “Come segretario di partito  probabilmente ho concesso una certa indipendenza – ammette Romano – scambiamo fatti personali, esigenze personali come fatti collettivi. Ad ogni consiglio comunale assistiamo ad uno spettacolo indecoroso ed a volte i responsabili di questo scempio siamo noi, tra i nostri banchi, con le refluenze che questi atteggiamenti hanno sul l’opinione pubblica e sulla disaffezione dei cittadini alla politica e ai partiti e poi anche sul voto. Dobbiamo scendere tra la gente e comprenderne il disagio.

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