L’omicidio Sotti, slitta il deposito delle motivazioni: in Assise una condanna all’ergastolo

 
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Sotti trovato senza vita davanti al garage di casa

Gela. Il dispositivo sulla vicenda dell’omicidio di Orazio Sotti è stato letto in aula a fine marzo, dopo una lunghissima istruttoria dibattimentale. I giudici della Corte d’assise di Caltanissetta hanno però bisogno di un ulteriore termine per depositare le motivazioni. Slitta, quindi, la fase che avrebbe consentito alle parti di valutare le ragioni di un verdetto, che ha imposto l’ergastolo a Giuseppe Cilio. Assolto, invece, il fratello Salvatore. I due niscemesi vennero arrestati dai poliziotti del commissariato dopo la riapertura di un caso, che sembrava destinato all’oblio investigativo. L’allora ventiduenne Orazio Sotti fu ucciso davanti al garage di casa, a Fondo Iozza. Era il dicembre del 2001 e per i magistrati della procura l’azione venne organizzata ed eseguita dai due imputati per una vendetta a sfondo passionale. La vittima, infatti, aveva avuto relazioni sentimentali con le compagne dei due fratelli. Sarà però necessario attendere almeno altri novanta giorni. Al termine della sua requisitoria, il pm Eugenia Belmonte ha chiesto l’ergastolo per Giuseppe Cilio e la condanna a ventiquattro anni di reclusione per il fratello Salvatore. I giudici nisseni, invece, hanno confermato la decisione su Giuseppe Cilio, assolvendo il fratello.

Salvatore Cilio, almeno in base alle contestazioni, avrebbe ideato l’azione di morte, eseguita dal fratello Giuseppe. I difensori degli imputati, gli avvocati Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui, per ore, durante l’udienza finale, hanno perorato la causa dei loro assistiti, escludendo un coinvolgimento nell’azione di morte. Dopo la lettura del dispositivo, la difesa di Giuseppe Cilio ha preannunciato il ricorso in appello. La famiglia Sotti, fin dal principio, ha chiesto che si facesse luce sulla morte di un giovane, che non aveva mai avuto frequentazioni pericolose. La madre e il padre non si rassegnarono, nonostante i tanti anni trascorsi. Così come chiesto dai loro legali, gli avvocati Giuseppe Cascino e Francesco Minardi, è stata riconosciuta una provvisionale, oltre al diritto al risarcimento dei danni, che verrà determinato in altra sede. In ogni caso, sarà necessario attendere il deposito delle motivazioni.

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