Porto rifugio, un canale interno per l’ingresso e l’uscita delle imbarcazioni

 
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Gela. I tre attracchi realizzati alla diga foranea possono essere il preludio di un nuovo inizio per la portualità locale, come hanno voluto sottolineare tutte le istituzioni presenti oggi all’inaugurazione vera e propria. Il sistema portuale cittadino è al palo da anni. Il simbolo di ciò che non è stato possibile fare si ritrova ancora una volta nel porto rifugio, sempre più insabbiato. A margine della cerimonia ufficiale alla diga foranea, il comandante della capitaneria Lorenzo Masci, intervistato dalla troupe di TeleGela, ha spiegato che c’è massima attenzione proprio sul porto rifugio. L’Autorita’ di sistema della Sicilia occidentale, che gestisce tutte le infrastrutture locali, ha da poco affidato i lavori di rifacimento della banchina di riva, “con approdi per la pesca”.

In base a ciò che ha riferito il comandante, entro fine mese potrebbero arrivare novità concrete per il porto rifugio. Si lavora ad un canale interno che possa garantire l’ingresso e l’uscita dei mezzi e delle imbarcazioni. “Con uno spostamento di sabbia – ha detto il comandante – questo intervento è abbastanza certo”. Negli scorsi mesi, in Regione, è stato sottoscritto l’accordo attuativo per i lavori nel sito sul lungomare. La maggior parte dei costi è in capo all’Autorità della Sicilia occidentale ma anche questo passaggio va concretizzato, con un dettagliato cronoprogramma e l’adesione di tutte le parti coinvolte. Serve un rilancio complessivo delle strutture cittadine per non perdere altro terreno e per dare linfa agli investimenti nel settore, quasi del tutto assenti in questi anni.

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