Misure correttive, fissato primo confronto tra il sindaco e i consiglieri: domani una capigruppo

 
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Gela. Sarà la prima occasione utile per un confronto diretto tra l’amministrazione comunale e i capigruppo consiliari. Sul tavolo, il percorso per arrivare alle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti e anche il piano economico finanziario per il nuovo servizio rifiuti, che a stretto giro dovrebbe arrivare all’assise civica. Come chiesto dal sindaco Lucio Greco e sulla scorta degli appelli che ha lanciato negli ultimi giorni, è stata fissata una prima riunione. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito ha convocato, per domani sera, una conferenza dei capigruppo. Greco, sia in aula venerdì scorso sia ieri, ha richiamato alla “responsabilità” e a “mettere da parte i legittimi interessi politici”. Il primo cittadino vorrebbe concludere un percorso condiviso che consenta di trasmettere alla Corte dei Conti misure essenziali per gli equilibri dell’ente ma senza passare dalle forche caudine dello scontro politico. Diversi gruppi politici, che sono rappresentati in consiglio, hanno già preannunciato che non si tireranno indietro dal confronto sui correttivi, purché non siano concentrati solo su nuovi aggravi da imporre ai cittadini.

L’avvocato Greco ha confermato che la collaborazione istituzionale richiesta a tutte le forze politiche, senza differenze di schieramento, non è un invito a sancire un patto politico quanto invece uno sforzo a difesa della città. Lo spettro del dissesto non è superato e le misure correttive verranno valutate dalla Corte dei Conti. L’amministrazione comunale e gli uffici del settore finanziario dell’ente dovranno essere celeri nel concludere il lavoro che consenta di presentare una sorta di piano di riassetto, da portare all’attenzione dei magistrati della sezione di controllo palermitana. Già domani, con in testa il presidente dell’assise civica, tutti i presenti cercheranno di capire meglio quali siano i passaggi che il sindaco vorrà attuare per rispondere alla Corte dei Conti e tentare di salvare gli equilibri del municipio, che sicuramente si trovano in condizioni precarie. Se qualche apertura potrebbe arrivare per le misure correttive, allo stato invece è decisamente improbabile che lo spirito di collaborazione istituzionale possa essere decisivo per il piano economico finanziario a copertura del nuovo servizio rifiuti. Il Pef da sedici milioni di euro (circa nove milioni per il servizio in house e il resto per crediti di dubbia esigibilità e altrei oneri) non ha il sostegno dell’opposizione e i numeri in aula potrebbero non bastare.

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