Commozione per i funerali di Privato, gli investigatori: “morte accidentale”

 
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Gela. Una lunga coda di parenti, amici e semplici conoscenti davanti l’ingresso principale dello stabile di via Pozzillo a Gela, teatro sabato pomeriggio del fatale volo costato la vita all’edile quarantaquattrenne Maurizio Privato.

Per l’intera giornata di ieri, infatti, è stato reso omaggio alla salma dell’uomo in attesa dei funerali che si sono svolti questa mattina nella chiesa dei Cappuccini con una larga partecipazione.
Dolore e strazio trasparivano nella moglie e nei tre figli che dovranno convivere con l’assenza del padre. “Un uomo sempre dedito alla famiglia e al lavoro – spiegano alcuni amici giunti in via Pozzillo – era legatissimo soprattutto al più piccolo dei figli, Leonardo”. Intanto, sul fronte degli accertamenti condotti dai carabinieri del reparto territoriale, emerge sempre più chiaramente l’ipotesi che la morte sia stata provocata da una fatalità. Maurizio Privato nei minuti precedenti al terribile volo sarebbe stato impegnato in lavori interni alla propria abitazione.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, stava effettuando riparazioni ad una delle finestre del quarto piano dello stabile. In pochi secondi, però, avrebbe perso l’equilibrio, cadendo nel vuoto. Il decesso, in ogni caso, sarebbe stato causato dal trauma alla testa prodotto dal violento impatto con il suolo.
Per lui non c’è stato nulla da fare. I carabinieri del reparto territoriale di Gela hanno accertato che la caduta si sarebbe verificata da un’altezza di almeno venti metri. Il volo, in base agli accertamenti, non è stato attutito da eventuali ostacoli: anche per questa ragione, il decesso è stato quasi contestuale. Gli investigatori hanno già inoltrato la relativa segnalazione, accompagnata dal rapporto stilato dai tecnici e da materiale fotografico, direttamente ai magistrati della procura gelese.
Dato che l’incidente ha avuto come contesto di riferimento l’abitazione privata della vittima e, quindi, escludendo che fosse impegnato in attività per conto di terzi: il fatto è stato classificato come decesso accidentale. Non vi sono, infatti, elementi che possano far riferimento ad un possibile incidente sul lavoro.
“Purtroppo – spiegano altri amici presenti in via Pozzillo – Maurizio era l’unica fonte di sostentamento per la propria famiglia. Lascia tre figli e una moglie che dovranno portarsi dietro un vuoto incolmabile. Una vera e propria tragedia che non doveva verificarsi”.
Tutti i residenti di via Pozzillo si sono stretti alla famiglia, rendendo omaggio a Maurizio Privato.

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