Muore durante la Tac, aveva trascorso otto ore di attesa in ospedale

 
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Gela. E’ morto mentre era sottoposto alla Tac dopo avere trascorso tutta la notte in osservazione nell’Astanteria del Pronto soccorso. Il decesso di un operaio di Mazzarino, Calogero Meli di 58 anni, rischia di diventare un caso di mala sanità per la struttura ospedaliera dell’Asp del commissario straordinario Paolo Salvatore Cantaro.

Era stato il figlio ad accompagnarlo in ospedale, venerdì sera alle 20, perché incorso in un infortunio sul lavoro mentre si trovavano in un agro di Mazzarino. L’uomo aveva riportato una ferita alla testa.

Il medico di turno del Pronto soccorso, dopo averlo sottoposto all’esame radiologico della Tac, per un primo controllo, aveva deciso di mantenerlo tutta la notte sotto osservazione prima di decidere il da farsi.

Un’attesa conclusasi ieri mattina quando, durante il secondo controllo della Tac, l’uomo ha accusato un malessere che non ha permesso ai rianimatori, intervenuti con urgenza, di evitare il tragico epilogo avvenuto in un lettino del reparto di Rianimazione.

La notizia ha letteralmente investito i familiari che non riescono a capacitarsi di come un banale infortunio sia sfociato in una disgrazia. Sulla vicenda i carabinieri del reparto territoriale hanno avviato un’indagine.

Hanno voluto copia dei referti d’ingresso in ospedale del malcapitato 58enne e, con ogni probabilità, sequestrato anche le cartelle delle analisi effettuate. In realtà, dall’inizio dell’anno, sono tre i medici del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele raggiunti da avvisi di garanzia per presunti casi di mala sanità.

I reparti più a rischio sarebbero la Medicina e il Pronto soccorso. Quasi per una fatale coincidenza si tratta di due unità operative costrette a garantire i livelli assistenziali pur avendo un organico incompleto per la cronica carenza di personale, non solo medico.

Negli scorsi giorni sulla vicenda sono intervenuti i rappresentanti di Uil, Fials e Cgil, rispettivamente Luigi D’Aparo, Saro Di Fede, Salvatore Ballachino, Salvatore Di Natale, Giuseppe Cirignotta, Vincenzo Carrubba, con una diffida al management dell’Asp a “completare la procedura di mobilità del personale infermieristico anche attraverso l’assunzione a tempo determinato urgente come già fatto per l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta”.

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