“Non c’è stato tavolo tecnico”, Consulta e associazione H: “Carenze irrisolte”

 
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Aliotta durante un intervento in consiglio comunale

Gela. I recenti incontri tenutisi per porre le basi di un ampio dialogo sulle tante emergenze dei servizi sanitari locali non possono essere annoverati, però, come “tavolo tecnico distrettuale”. I rappresentanti dell’associazione H e della Consulta per la disabilità invitano anzi le istituzioni, a partire dall’assessore Nadia Gnoffo, ad attivare le tappe previste dalla normativa in materia. Gli avvocati Livio Aliotta, Emanuele Maniglia e Flavia Cascino ritengono del tutto irrisolte le emergenze che ancora gravano sulla sanità locale. “Auspichiamo che l’assessore Gnoffo, la dirigenza Asp e i componenti del Comitato consultivo Asp abbiano erroneamente utilizzato la dicitura tavolo tecnico per mero refuso senza voler per questo ingenerare confusione tra i cittadini. Infatti, per quanto a nostra conoscenza ancora oggi il nostro Comune risulta inadempiente rispetto all’attivazione del tavolo tecnico distrettuale, unico ed esclusivo strumento, così come previsto dalla legge regionale – dicono – per raccogliere le istanze delle associazioni presenti sul territorio distrettuale. Qualche perplessità, inoltre, riguarda anche il merito degli incontri nel corso dei quali sono state pronunciate dichiarazioni di impegni roboanti rispetto ad una realtà drammatica e con gravissime carenze di organico a cui l’Asp continua a non fornire riscontro”. I problemi, tanti, quindi rimangono. “L’associazione H in particolare è ancora in attesa a distanza di quasi un anno dei dati relativi alla pianta organica di fatto e di diritto dell’ospedale, del modulo di salute mentale, del centro autismo e del centro diurno per l’autismo. Le richieste sono state formulate dall’associazione nella qualità di componente del Comitato consultivo ed ancora oggi restano prive di riscontro – dicono ancora i rappresentanti dell’associazione H e della Consulta – così come la relazione annuale che il presidente Pelonero avrebbe dovuto condividere con le associazioni componenti dell’organismo e all’interno della quale avrebbero dovuto trovare posto le gravi carenze sanitarie del territorio che il dottor Michele Curto, come vicepresidente del Comitato avrebbe ben dovuto conoscere”. Si attendono ancora risposte.

“Del resto la città attende ancora risposte circa le numerose criticità presenti in tema di servizi sociali così come dall’Asp di Caltanissetta attende, invece, concrete risposte sui concorsi che la stessa dovrà bandire per l’integrazione dell’organico per i reparti dell’ospedale, per l’integrazione di organico del modulo di Salute Mentale che ad oggi non può garantire servizi essenziali tra cui quello di Spdc proprio per mancanza assoluta di figure professionali e sull’integrazione di organico del Centro autismo. Infine, attendiamo ancora risposte anche dal Comitato di Caltanissetta riguardo agli interventi che lo stesso organismo negli anni scorsi si è impegnato ad assumere sulle gravi carenze del territorio. Non conosciamo le ragioni per le quali si sia deciso di non convocare le nostre associazioni ai precedenti incontri – concludono – ma siamo certi che si sia trattata di una mera, seppur grave, svista, attendiamo, quindi, fiduciosi la convocazione di un incontro pubblico con l’assessore Gnoffo, il sindaco, l’Asp di Caltanissetta e il Comitato, incontro già richiesto nei mesi scorsi dalla Consulta e dalle sue associazioni, e ancora non programmato dall’amministrazione”.

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