Non cercò di rubare il telefono all’ex assessore, trentenne assolto

 
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Gela. Non fu furto aggravato, come invece era contestato dai pm della procura. Il giudice Eva Nicastro ha assolto il trentenne Paolo Biundo. L’imputato, con diversi precedenti penali alle spalle, era accusato di aver tentato di sottrarre un telefono cellulare all’allora assessore della giunta Messinese, Francesco Salinitro. L’architetto, che guidava il settore urbanistica, si trovò davanti a Biundo in un’area di parcheggio. Il trentenne gli avrebbe chiesto di pagare per la sosta dell’auto. Pare che stesse facendo il parcheggiatore abusivo. Salinitro si rifiutò di consegnarli denaro e cercò di contattare le forze dell’ordine. In quel frangente, Biundo gli strappò via dalle mani proprio il telefono.

La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, ha però spiegato che l’imputato non aveva alcuna intenzione di rubarglielo ma solo di evitare che potesse effettivamente contattare le forze dell’ordine. Una linea che ha convinto il giudice, che ha definito il procedimento con un dispositivo di assoluzione.

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