Non fu intermediazione illecita per la vendita di auto, Cassazione conferma assoluzioni Luca

 
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Gela. Erano stati assolti a dicembre dello scorso anno dalla Corte d’appello di Caltanissetta, che aveva ribaltato le condanne di primo grado. Anche la Cassazione ha confermato la decisione per gli imprenditori Salvatore Luca, Rocco Luca e Francesco Gallo. È stata esclusa l’ipotesi di intermediazione finanziaria non consentita per la vendita di automobili. I giudici romani non hanno accolto il ricorso avanzato dalla procura generale, che ha impugnato l’assoluzione decisa in appello. Al centro delle verifiche, finirono le attività delle società “Lucauto” e “Car Luca”. In appello, l’assoluzione aveva fatto venire meno le condanne a cinque anni di detenzione, che erano stati imposti a Salvatore Luca, a tre anni e quattro mesi per Rocco Luca e a tre anni per Francesco Gallo. I difensori, gli avvocati Antonio Gagliano e Alessandro Diddi si sono opposti al ricorso della procura generale, chiedendone il rigetto. La consistente mole di vendite, come era già stato spiegato negli altri gradi di giudizio dai legali, fu generata solo dalla capacità imprenditoriale degli imputati, che con le loro società riuscirono a conquistare fette importanti del mercato della vendita di automobili. Gli inquirenti, che avviarono l’inchiesta dopo il sequestro di diversi assegni per un valore di circa quattro milioni di euro, ritennero che le vendite furono condotte assicurando particolari agevolazioni non consentite, anche a clienti che non ne avrebbero potuto usufruire per pregresse pendenze con banche e società finanziarie.

I legali avevano ribadito che non ci fu mai un’attività illecita sui finanziamenti né sul rilascio della proprietà delle vetture. Furono sentiti diversi clienti e per le difese non emersero anomalie. La decisione della Cassazione rende definitive le assoluzioni.

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