Gela. Da autonomista a democratico in pochi giorni. Il vice presidente del consiglio comunale Vincenzo Cirignotta lascia il Partito dei Siciliani, già Mpa, per approdare sull’affollato palcoscenico del Partito Democratico cittadino.
“Già lunedì – spiega – protocollerò la mia adesione ufficiale al gruppo consiliare del Pd”. Un passaggio lampo che non ha mancato di suscitare polemiche tra i suoi ex compagni di partito. Il capogruppo autonomista in consiglio Giuseppe Collura ha bollato Cirignotta come “corpo estraneo”.
“Da quando approdò nel nostro partito – ha spiegato – ha sempre agito in maniera autonoma senza coordinarsi con gli altri. Ha spesso presentato atti non concordati”. Adesso, Vincenzo Cirignotta esce definitivamente allo scoperto. “Ho scelto il Pd e l’area Dem – continua – tanto per intenderci quella che in città viene seguita dai miei colleghi in consiglio Giuseppe Manfrè, Giacomo Gulizzi e Giovanni Cravana”.
Una scelta repentina e decisamente elettorale. Non bisogna trascurare il fatto che la corsa alle prossime amministrative scatterà tra pochi mesi. Cirignotta, alcune settimane fa, non ha nascosto l’intenzione di voler ritentare la carta della candidatura per un altro incarico tra gli scranni del civico consesso.
Di certo, date le tante tensioni interne alla maggioranza, il sindaco Angelo Fasulo potrà contare su un nuovo sostegno. Il vice presidente Cirignotta, soprattutto negli ultimi mesi, ha spesso appoggiato l’azione del primo cittadino, scontrandosi, in aula e non solo, con diversi esponenti del Pd. Lascia un gruppo di maggioranza per approdare ad un altro gruppo di maggioranza. La nave democratica, però, appare molto più sicura di quella dell’autonomia.
