Pace armata nel Pd, Romano ritira le dimissioni e apre all’Udc

 
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Gela. La crisi? Forse non c’è mai stata. Rientrano le dimissioni del segretario comunale del Partito Democratico, Carlo Romano ma il sereno torna solo formalmente. Un vertice interno ai Democratici ha riportato tutto sui binari della normalità, ma più che una ritrovata unità sembra una pace armata.

Quando si tratterà di mettere in atto il documento del Pd condiviso dal partito i nodi torneranno al pettine perchè ognuno si aspetta qualcosa. All’incontro di lunedì hanno preso parte il segretario Carlo Romano, i consiglieri Cravana e Gulizzi, il deputato Giuseppe Arancio, il presidente del Consiglio Giuseppe Fava, il sindaco Angelo Fasulo, gli assessori Giuseppe Ventura e Carmelo Casano. Dopo un lungo confronto Romano ha deciso di fare un passo indietro e ritirare le dimissioni. Attenderà la conclusione del suo mandato, che scadrà tra un anno e mezzo. “Voglio portare a compimento il percorso già intrapreso – ha detto – definire insieme i passaggi per concludere il confronto con i partiti e i movimenti che insieme a noi pensano che è possibile un futuro migliore per questa città”.

“Non voglio sottrarmi in un momento così difficile alle mie responsabilità – ha aggiunto Romano – mi hanno convinto a fare un passo indietro e riprendere il mio ruolo di segretario del Pd in attesa di ridefinire la mia posizione insieme al partito e all’Unione Comunale a completamento di questo percorso. In questo periodo non mi sono mai sentito abbandonato”. Romano però non cambia idea: quel documento per lui è ancora valido. Priorità a rilancio economico e occupazionale, allargamento della maggioranza all’Udc, attenzione ai soggetti svantaggiati. “Qualcuno ha strumentalizzato le mie dimissioni – conclude – Non partiamo con la conta degli assessori: ci sono dieci punti su cui confrontarci con gli alleati, compresi l’Udc. La visibilità può essere data ma non è prioritaria. Il ruolo è quello di essere presenti e partecipare nelle scelte. Non si parte dalla spartizione. Donegani dice che avrei dovuto dimettermi prima? Prima di parlare male di me dovrebbe fare una analisi personale e capire se ci sono stati errori singoli o collettivi”.

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