Pesanti ombre sull’investimento gas di Eni, manca proroga Aia: Filctem, “criticità industria locale”

 
2

Gela. Occhi puntati su una green refinery che dovrebbe partire entro questo mese, ma soprattutto tante perplessità sul progetto up-stream “Argo-Cassiopea”, con la base gas che è uno degli asset principali di Eni, così come indicato nel protocollo di cinque anni fa. La triplice dei chimici di Filctem, Femca e Uiltec, come più volte ribadito dai segretari Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania, chiede certezze sul rispetto degli impegni. Il grande punto interrogativo grava sul progetto della base per il gas. I primi lavori di scavo sono partiti, ma non c’è ancora l’autorizzazione alla proroga dell’Aia. Teoricamente, era attesa per maggio. Così, però, non è stato. I sindacati hanno già chiesto di incontrare i manager di raffineria e quelli di Enimed. Se non venissero rispettati i tempi degli interventi, si rischierebbe una nuova emergenza occupazionale, principalmente nell’indotto. Ieri, dal direttivo provinciale dei chimici della Cgil sono arrivate pesanti preoccupazioni. A coordinare i lavori, c’era il segretario provinciale Gaetano Catania, ma hanno partecipato anche quello regionale della sigla Giuseppe D’Aquila e il confederale Ignazio Giudice.

I chimici della Filctem parlano di “criticità in cui versa il settore industriale gelese e in particolar modo il settore dell’energia, che ha sostanzialmente subito una battuta d’arresto all’indomani dell’insediamento del governo gialloverde”. Le scelte del governo nazionale e di quello regionale, ad oggi, non favorirebbero gli investimenti nel settore. “Il gruppo Eni che con l’accordo del 4 novembre 2014 aveva preso l’impegno per una reindustrializzazione del territorio in chiave green – si legge in una nota – fa fatica a mantenere le scadenze previste dal cronoprogramma e altresì rimangono del tutto ferme le attività per la nascita del polo Gnl, della coltivazione del guayule e della ricerca di nuovi prospect di idrocarburi. Le recenti dichiarazione del governatore Nello Musumeci, relativamente ad una Sicilia basata sull’industria leggera, accrescono le preoccupazioni su quelle che sono le prospettive industriali di Gela e degli altri territori come Priolo, Milazzo e Termini Imerese, in un contesto di grande evoluzione energetica, come quello che stiamo vivendo in questo periodo”. Anche i chimici della Cgil non ci vedono chiaro. “L’incremento delle royalties al 20 per cento da parte della regione Sicilia prima e il decreto blocca trivelle del governo nazionale dopo, hanno determinato la messa in vendita da parte della Edison Spa di tutto il comparto upstream in Italia, compresa la piattaforma Vega nell’off-shore ragusano – si legge ancora – inoltre, le vicissitudini del Centro olio Val d’Agri in Basilicata e il blocco dell’attività nell’off-shore ravennate a nostro avviso potrebbero indurre Eni a scelte drammatiche nel settore upstream, con relative conseguenze occupazionali sul territorio gelese che per sessant’anni ha contribuito allo sviluppo del comparto energetico italiano. L’avvio della green non è più rinviabile. È necessario mettere in campo ogni sforzo per raggiungere l’obiettivo della messa in produzione dei nuovi impianti”. Allo stesso tempo, da direttivo Filctem arriva una proposta finalizzata ad evitare veri e propri abusi nella gestione degli appalti. “La Cgil deve promuovere una proposta di legge che blocchi gli eccessi al ribasso nelle gare per l’aggiudicazione dei contratti – concludono – in quanto tali eccessi di ribasso si traducono puntualmente in una minore attenzione nel versante della sicurezza dei lavoratori”.

2 Commenti

  1. Per gli investimenti sono passati solo 5 anni (e ancora non sappiamo se li faranno tutti), per ridurre il personale da 1250 unità a 400 ci sono voluti solo 5 mesi…..
    E ancora il sindicato si riunisce e parla……….
    Ma come si possono firmare accordi basati solo su intenzioni?????
    Solo il sindicato lo fa e solo per interessi personali,dovreste andare a casa come i politici che hanno firmato quel protocollo…..

Rispondi a Toni Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here