“Pontile, porto e termovalorizzatore, Greco escluso da scelte”, Casciana: “Noi con la città”

 
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Il consigliere comunale Vincenzo Casciana

Gela. “Il sindaco parla come se fosse un consigliere comunale di opposizione”. Il capogruppo di “Liberamente” Vincenzo Casciana, ieri sera nel corso del monotematico sul pontile sbarcatoio, ha ingaggiato un duello verbale con l’avvocato Greco. Lo stesso Casciana e l’altro consigliere Pierpaolo Grisanti hanno portato in aula gli atti di alcune riunioni, risalenti a due anni fa, considerandoli importanti per spiegare i ritardi sugli interventi destinati al pontile, che per la Regione va demolito, con fondi per circa sette milioni di euro. Il primo cittadino ha risposto, parlando di “scorrettezza”, su verbali che sarebbero stati incompleti. Ha anche citato i rapporti politici tra i due consiglieri e l’assessore regionale Toto Cordaro, che ha autorizzato gli stanziamenti per la demolizione. Le posizioni sono sempre più distanti. “Scorrettezze? E’ assurdo – aggiunge Casciana – abbiamo letto il contenuto di verbali che sono chiarissimi. Anche il genio civile ha concluso sostenendo che il pontile non è consolidabile. Noi siamo per la salvaguardia della memoria storica e l’assessore Cordaro, anche pubblicamente, si è impegnato ad autorizzare la ricostruzione, qualora l’amministrazione comunale trasmetta un progetto valido. Ad oggi, non l’ha ancora fatto. Ci sono tante altre strutture in condizioni precarie. Non è possibile che l’attenzione si attivi solo quando è inutile e non c’è più nulla da fare”. Se con l’ingresso in giunta dell’ingegnere Giovanni Costa sembrava che il patto politico tra l’avvocato e “Liberamente” potesse essere solido. Già ad inizio anno, ha iniziato a cedere, fino all’uscita di Costa e al definitivo allontanamento di Casciana e Grisanti dal gruppo di maggioranza.

“Quando sono stato eletto – aggiunge Casciana – chi mi ha scelto non mi ha dato una collocazione. Dovrei fare opposizione a chi? Alla città? Non siamo in maggioranza ma nonostante tutto siamo riusciti a far prevedere un finanziamento da otto milioni di euro per il progetto ambientale dell’area Nord 2 dell’ex Asi. Siamo stati in prima linea nell’accordo con l’Autorità portuale della Sicilia Occidentale. Ci siamo spesi per i finanziamenti destinati al lungomare e per far cedere al Comune, gratuitamente, l’area dell’ex lido “Eden”. Tutto questo, perché noi dobbiamo dare risposte alla città e non ci interessano né la collocazione né i posti in giunta. Mi dispiace che il sindaco abbia usato certi toni e parole non consone. Non è colpa nostra se, per ragioni caratteriali, non riesce a concludere interlocuzioni istituzionali e viene messo al corrente delle notizie solo a cose fatte. E’ accaduto per il termovalorizzatore e per il passaggio delle infrastrutture portuali all’Autorità della Sicilia Occidentale. Il sindaco della sesta città siciliana non viene coinvolto nei tavoli. Noi cerchiamo sempre di dare risultati, indipendentemente dall’essere maggioranza o opposizione”. Il duello in aula di ieri, evidentemente, è stato il sunto politico di un rapporto mai veramente sbocciato, che ha portato “Liberamente” agli antipodi della linea di giunta.

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