Poteri forti e governance rifiuti, cda Srr: “Parole Greco diffamatorie, Cosentino? Deciderà lei”

 
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I sindaci di Niscemi, Delia, Sommatino, Riesi, Butera e Mazzarino che fanno parte dell'assemblea Ato

Gela. Una linea condivisa non c’è praticamente mai stata e le distanze si sono acuite negli ultimi mesi. Intorno alle vicende legate al ciclo dei rifiuti, anzitutto sotto l’aspetto della governance, il sindaco Lucio Greco ha spesso tenuto una direttrice assai lontana da quella degli altri primi cittadini dei Comuni della Srr, che fanno pure parte dell’Ato Cl2 in liquidazione. L’avvocato, rifacendosi a quanto sostenuto dall’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, è tornato sul punto insistendo sul fatto che le Srr stiano operando quasi come governi ombra a livello locale, fino alla scelta di propri candidati per le amministrative. Il cda della Srr, con il presidente Vincenzo Marino e gli altri componenti Gianfilippo Bancheri e Salvatore Letizia, giudica gravi le affermazioni di Greco e ad inizio aprile intende affrontare la questione nel corso di un’assemblea monotematica. “Negli ultimi mesi il sindaco di Gela ha fatto una crociata per bloccare la convocazione e la celebrazione dell’assemblea dell’Ato, da ultimo facendo mancare il numero legale unitamente al Commissario del Libero Consorzio. Di fatto il sindaco di Gela, che all’interno dell’Ato ha la maggioranza relativa, con il suo comportamento ha impedito di deliberare sulla richiesta di avvio delle procedure per il subentro immediato della Srr in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all’Ato in liquidazione. Proprio per evitare l’ingiustificata duplicazione dei costi, i sindaci di Mazzarino, Delia, Sommatino, Butera, Niscemi e Riesi, hanno proposto che la Srr subentri, senza soluzione di continuità, in tutti i rapporti attivi e passivi dell’Ato, nelle funzioni residuali dell’Ato, nei contratti stipulati con i soggetti terzi, nonché nelle Aia rilasciate dalla Regione per la gestione dell’impianto di compostaggio di Brucazzi e delle vasche esauste A-B- e C-D di Timpazzo. Il subentro a titolo universale della Srr nei rapporti di Ato Cl2 ha l’obiettivo, non condiviso dal sindaco di Gela, di chiudere al più presto l’Ato Cl2 in liquidazione, arrestando l’ingiustificato esborso di denaro pubblico e di mettere in esercizio l’Impianto di compostaggio di Brucazzi, ancora oggi inattivo, con notevole risparmio di spesa per i cittadini dell’intero ambito. In questo aspro dibattito si inseriscono le dichiarazioni diffamatorie, infamanti e fuorvianti del sindaco di Gela. In particolare, in occasione del consiglio comunale monotematico del 14 febbraio si è avventurato a riferire che nessuno vuole ritardare la conclusione della liquidazione, perchè gli altri sindaci si sono svegliati e vogliono mettere le mani sugli impianti? Qualcuno vuole mettere le mani sulle vasche dell’Ato a Timpazzo? Perché questa voglia sfrenata di mettere le mani sull’Ato? Due giorni fa ha denunciato una cattiva amministrazione e un uso improprio delle ingenti risorse provenienti dalla discarica di Timpazzo, riferendo che le Srr provano ad imporre i propri candidati nelle prossime elezioni comunali. Tutto questo suonerebbe come un vero e proprio allarme sulla tenuta democratica. Queste affermazioni sono certamente diffamatorie, infamanti e pretestuose e sono categoricamente smentite dai risultati raggiunti negli ultimi tre anni dalla Srr e dalla controllata Impianti Srr, nella gestione sia degli impianti sia dei servizi di raccolta rifiuti nei vari Comuni soci, compreso quello di Gela. Ogg, finalmente, ha assunto un volto più pulito e si avvia al superamento definitivo dell’emergenza, grazie anche agli interventi straordinari deliberati dalla Srr e ai mezzi nuovi acquistati e destinati alla città, oltre cento. Si ricorda al sindaco di Gela, che evidentemente non legge il bilancio della Impianti e della Srr e neanche  i verbali del controllo analogo inviati trimestralmente, che la Impianti è una società virtuosa che ha investito le risorse a beneficio dei territori dei Comuni soci e in particolare per l’acquisto dell’intero parco mezzi, per la strutturazione dell’azienda e per l’ammodernamento dell’impiantistica della piattaforma di Timpazzo”.

Ancora una volta il futuro dell’Ato rifiuti e le scelte di Srr e Impianti fanno maturare chiare incomprensioni istituzionali. Il cda della Srr prende le distanze da Greco. “È il sindaco di Gela, invece, che con il suo comportamento sta impedendo la verifica contabile sull’Ato e sarebbe importante comprenderne i reali motivi. Sta bloccando l’effettuazione della due diligence per verificare se sussistono i presupposti per la cessione dell’Ato alla Srr. È il sindaco di Gela che non recandosi in assemblea dell’Ato, unitamente al Commissario del Libero consorzio di Caltanissetta, ha permesso di mantenere lo status quo, continuando l’ingiustificato esborso di danaro pubblico e il mancato avvio dell’Impianto di compostaggio di Brucazzi – aggiungono Marino, Bancheri e Letizia – anche le insinuazioni relative al fatto che la Srr e la Impianti stiano provando ad imporre i propri candidati nelle prossime elezioni comunali, riferite chiaramente alla possibile candidatura a sindaco dell’ingegnere Grazia Cosentino, responsabile del servizio Rsu, sono pretestuose. A tal proposito si precisa che questa eventualità sarebbe per la Impianti un notevole danno in quanto la professionalità e la competenza dimostrate dall’Ingegnere Cosentino hanno dato sicuramente valore aggiunto al servizio e che comunque.questa scelta è rimessa a lei essendo il diritto di elettorato passivo un diritto costituzionalmente garantito. Affinché il sindaco di Gela riferisca nella sede opportuna su queste gravi affermazioni e per capire quali poteri forti intendano mettere le mani sui rifiuti, ci apprestiamo a convocare un’assemblea monotematica della Srr, per il 3 aprile”. Pure l’ultimo scorcio della sua sindacatura riserverà all’avvocato Greco un faccia a faccia, si presume piuttosto acceso, con gli altri sindaci e su un tema sempre delicato come la governance del ciclo dei rifiuti.

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