“Progetto riconversione prosegue”, Regione autorizza la proroga dell’accordo di programma

 
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Gela. Ieri, le rassicurazioni, anche politiche, dei gruppi civici di maggioranza, certi che la giunta regionale, a stretto giro, avrebbe chiuso il cerchio sulla proroga dell’accordo di programma. Così, in effetti, è stato. Il governo regionale, con propria delibera, ha disposto la prosecuzione del progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa locale. Era un adempimento necessario. L’accordo di programma, che ad oggi si è fatto sentire ben poco a livello di veri investimenti, era scaduto nell’ottobre dello scorso anno. Roma e Palermo, in questi frangenti, hanno avviato una fitta corrispondenza, con le carte della bozza di proroga arrivate sia in Regione che a Palazzo di Città. Il governo regionale ha detto ufficialmente sì alla prosecuzione, per trentasei mesi, entro i quali bisognerà sbloccare veri progetti, che possano avere ricadute economiche significative. Gli scarsissimi risultati, ad oggi messi insieme per l’area di crisi locale, sono finiti all’attenzione della commissione industria del Senato, che lo scorso anno ha elencato precisi impegni istituzionali da assolvere, ad iniziare dalla proroga. A tutti i lavori della commissione partecipò il senatore Pietro Lorefice, che fornì elementi informativi sulla situazione complessiva del tessuto economico locale. Con il progetto di riconversione e riqualificazione, ora prorogato, vengono confermate le cifre stanziate. Palermo aveva già autorizzato il budget da dieci milioni di euro, che si aggiungono ai circa dodici milioni, stanziati dal governo. L’accordo di programma, successivo alla riconversione green della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore, fu sottoscritto quattro anni fa. Solo un progetto di investimento è riuscito a superare il vaglio, attraverso il bando di Invitalia, ottenendo un finanziamento da oltre tre milioni di euro, dello stanziamento ministeriale. Per il resto, null’altro. Ora, bisognerà procedere ad un nuovo bando, per selezionare proposte di investimento, che possano effettivamente reggersi e creare occupazione.

Né Roma né Palermo, alla fine, hanno optato per un aumento dell’ammontare economico, che rimane invariato e per molti aspetti insufficiente, rispetto alle esigenze di un’area di crisi che ricomprende più di venti Comuni. Ieri, gli assessori Terenziano Di Stefano e Ivan Liardi si sono detti fiduciosi sull’operato della giunta regionale, avendo sponde di dialogo istituzionale, anzitutto con l’assessore Antonio Scavone. Il governo regionale ha autorizzato la prosecuzione del progetto, che è parte integrante dell’accordo di programma, su atti elaborati e  trasmessi dall’assessorato delle attività produttive.

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