Protesta guardiafuochi, operatore incatenato: “Sono stanco, Archimede non rispetta sentenze”

 
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Salvatroe Comandatore in protesta

Gela. Aspetta ormai da anni segnali dall’azienda, con una sentenza di reintegro sul posto di lavoro. Da questa mattina, come abbiamo già riportato, il guardiafuochi Salvatore Comandatore è in protesta davanti a palazzo di giustizia. Insieme a lui ci sono ex colleghi e il presidente dell’antiracket Salvino Legname. “Sono stanco di subire – dice mentre è incatenato nel piazzale esterno del tribunale – ci sono sentenze dei giudici che non vengono rispettate e le condizioni che attua Archimede, la società per la quale ho lavorato, sono fuori dai criteri di legge”. Gli operatori, giunti a sostegno di Comandatore, parlano di mezzi non adeguati e di diritti contrattuali mai attuati. Legname, nei mesi, ha segnalato possibili anomalie. “Chi non si adeguava veniva sottoposto ad una serie di richiami costanti e si rischiavano conseguenze per il mantenimento del posto di lavoro”, hanno detto. Alcuni lavoratori presenti al sit in di Comandatore hanno parlato anche di “contributi da marittimi mai versati”.

“Non ce la faccio più ad andare avanti con una famiglia a carico – continua Comandatore – mi mancano tre anni per la pensione ma l’azienda ha deciso di non farmi lavorare”. Sono diverse le procedure giudiziarie attivate nella vertenza mentre da Archimede hanno sempre fatto sapere di aver rispettato la disciplina in materia.

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