“Se parli ti uccido”: Pensionato denuncia aguzzino. Scatta condanna

 
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Butera. Non solo avrebbe razziato la sua abitazione di campagna, portando via diverso materiale: ma, addirittura, lo avrebbe minacciato di morte qualora avesse deciso di denunciarlo o, comunque, di lamentarsi.

Per questa ragione, la corte presieduta dal giudice Paolo Fiore, affiancato da Fabrizio Molinari e Manuela Matta, ha condannato a quattro anni di reclusione il trentacinquenne Vincenzo Lo Bartolo.
L’uomo sarebbe stato l’autore di diversi furti all’interno dell’abitazione rurale del pensionato Giuseppe Giglio, divenuto ben presto sua vittima prediletta. L’anziano, però, ha deciso di denunciarlo e, così, di far scattare un’indagine a suo carico. Proprio Giuseppe Giglio, sentito ieri mattina davanti alla corte, si accorse subito che molto materiale era stato rubato dall’abitazione di campagna in contrada Fiume di Mallo. Addirittura, individuò sul camion posseduto da Vincenzo Lo Bartolo una parte della refurtiva.
L’imputato, però, iniziò a minacciarlo di morte: se avesse parlato ci sarebbero state gravi conseguenze. Non volle in alcun modo restituire ciò che aveva sottratto al pensionato. L’ostinazione della vittima consentì alle forze dell’ordine di aprire un’indagine a carico dello stesso Lo Bartolo.
L’imputato, già noto agli inquirenti per diversi precedenti penali alle spalle, non ha nominato nessun avvocato difensore nel corso del dibattimento. Davanti alla corte presieduta dal magistrato Paolo Fiore, si sono susseguiti i testimoni dell’accusa, compresi gli investigatori che si occuparono del caso.
Il pensionato, addirittura, ha recentemente presentato nuove querele contro l’imputato. La corte non solo ha riconosciuto la responsabilità dell’imputato ma lo ha anche condannato a risarcire i danni. Il pensionato Giuseppe Giglio, costituitosi parte civile, è stato rappresentato dall’avvocato Gaetano Carluzzo. Il magistrato Lara Seccaccini, invece, era in aula a sostegno dell’accusa contestata dalla procura della repubblica.
Nel corso della sua audizione, il pensionato ha descritto, passo dopo passo, l’intera vicenda: partendo proprio dalla serie di furti messi a segno nell’abitazione rurale di contrada Fiume di Mallo. L’anziano, che si occupa anche di gestire una piccola attività agricola, ha raccontato di aver subito gravi perdite economiche a causa del materiale portato via da Vincenzo Lo Bartolo che, costantemente, avrebbe preso di mira la proprietà rurale dell’anziano ed altre presenti nella stessa area.

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