Alario: “Con Di Stefano una Torre di Babele, i partiti di Cosentino? Non hanno fatto nulla”

 
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Alario insieme a Scerra, Sammito e Federico

Gela. Due delle coalizioni che puntano alla successione dell’amministrazione Greco hanno già mostrato le rispettive intenzioni, mettendo in campo convention decisamente partecipate. Le sette liste dell’ex assessore Terenziano Di Stefano e il patto largo moderati-centrodestra dell’ingegnere Grazia Cosentino (con cinque liste), cercheranno di stare in partita fino all’ultimo. Nel centrodestra locale si è consumato uno strappo non indifferente: i partiti “ufficiali” sono con Cosentino mentre il blocco alternativo segue l’ex FdI Salvatore Scerra. Proprio “Alleanza per Gela”, con quattro liste, potrebbe fare da variabile politica in una campagna elettorale che registra duelli interni ad entrambe le coalizioni. L’alleanza è stata strutturata intorno a diversi big delle preferenze e con sostegni civici e liberali. “È un’esperienza che ci sta dando soddisfazioni per come va avanti – dice Giampaolo Alario di “Rinnova” indicato nella squadra degli assessori di Scerra – siamo la vera novità. Sosteniamo un candidato a sindaco che per due consiliature è sempre stato all’opposizione in maniera coerente. Non possiamo dire lo stesso di altri candidati. Di Stefano è stato vicesindaco di Greco. È stato pienamente in quel progetto che ha portato al dissesto. Non basta darsi un tocco di novità che non c’è. È alla guida di una coalizione che è praticamente il Greco bis. Come fanno i grillini a stare con gli autonomisti? È una Torre di Babele. Lo stesso Di Stefano mi sembra confuso, un giorno è grillino mentre l’altro è autonomista. I partiti di centrodestra invece appoggiano un dirigente di lungo corso del Comune che ha vissuto tutte le fasi, compresa quella che ha portato al dissesto. Invocano una linea diretta con Palermo e Roma ma vorrei capire fino ad oggi cosa ci hanno dato? Quali progetti sono stati messi in campo, capaci di far sviluppare il territorio? Non parliamo poi della rappresentanza M5s, con due senatori e un parlamentare regionale, quale apporto hanno garantito alla città? Quando diventerà sindaco, Scerra avrà certamente modo di confrontarsi con Roma e Palermo, sta nelle cose, e ci dovranno ascoltare”. Tutti interrogativi che “Alleanza per Gela” porrà durante quest’ultima fase della campagna elettorale, durante i comizi pubblici e i confronti diretti, anche se sono riflessioni già avanzate dal gruppo che si ritiene invece snodo di rottura nel centrodestra e non solo, dando priorità al territorio. Scerra ha ottenuto il sì di esponenti che da anni seguono un cammino politico quasi parallelo al suo e di alleati che sono stati nel governo cittadino del sindaco Greco, con ruoli non secondari.

“Rinnova”, nell’alleanza, ha optato per un progetto unitario, attraverso la lista costruita insieme a “Noi Moderati”. L’approdo nel blocco alternativo al centrodestra ufficiale è stato il passo finale, dopo che nei mesi c’erano state interlocuzioni con l’agorà politica, attraverso il tavolo dei moderati. Potrebbero esserci gli spiragli per un’adesione vera e propria al gruppo di “Noi Moderati”? “È presto per dirlo, non mi sento né di confermarlo né di escluderlo – aggiunge Alario – al momento, abbiamo un unico obiettivo, quello delle amministrative, e stiamo sostenendo il nostro candidato Scerra. Dimostriamo di essere i veri moderati”. Alario, infine, conferma che “Rinnova” ha deciso di stare nell’alleanza “per dare una direzione vera alla città, dobbiamo darle un futuro che non è più solo industriale, questo mi sembra evidente”. “Noi sappiamo come si amministra e abbiamo idee precise e capacità – conclude – gli altri, onestamente, non so se potranno avere questa risolutezza”.

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