Quindicenne violentata, indagine su un giovane: verifiche anche sul suo smartphone

 
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Gela. La procura ha disposto accertamenti sul suo smartphone, che verrà sottoposto a verifiche tecniche, anche per acquisire eventuali dati, utili all’inchiesta. Un ventitreenne è sotto indagine, con l’accusa di violenza sessuale. I fatti si sarebbero verificati nell’estate di un anno fa, in città. Gli approfondimenti investigativi sono partiti a seguito della denuncia sporta da una giovane, quindicenne, sembra parente dell’indagato, che però risiede fuori dalla Sicilia. Anche i genitori si sarebbero rivolti alle forze dell’ordine. Da ciò che è fino ad ora emerso, al vaglio degli inquirenti e del pm Mario Calabrese, titolare dell’indagine, nell’estate di un anno fa, mentre la quindicenne si trovava in vacanza in città, in casa di una familiare, sarebbe stata molestata dall’indagato, un operaio. In almeno due occasioni, l’avrebbe costretta ad avere approcci sessuali, sembra contro la sua volontà. Per il giovane, non è scattata nessuna misura cautelare, ma gli investigatori stanno valutando quanto denunciato dalla quindicenne e dai genitori. Gli accertamenti tecnici sono stati delegati ad un esperto, che effettuerà l’analisi dei dati contenuti nello smartphone.

Sembra, tra le altre cose, che qualche tempo prima avesse iniziato ad inviare una serie di foto, piuttosto esplicite, alla giovane, usando il proprio telefono. L’indagato, difeso dall’avvocato Dionisio Nastasi, ha escluso ogni tipo di violenza o di costrizione. La giovane si rivolse alle forze dell’ordine, circa un mese dopo, quando ritornò dalla famiglia, che appunto risiede stabilmente fuori dalla Sicilia.

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