Riapre il parcheggio Arena con tutti i servizi tra le critiche dell’opposizione

 
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Gela. Il parcheggio multipiano Arena da stamattina riapre al pubblico tra le contestazioni dei consiglieri Guido Siragusa e Giuseppe Morselli. Gli esponenti in Aula dell’Udc e Pid nell’ipotizzare inadempienze contrattuali sull’affidamento, invocano l’amministrazione comunale a fare chiarezza.

“Il contratto prevede un parcheggio custodito – accusa Siragusa – ma all’ingresso è indicato l’esatto contrario. La ditta, inoltre, tra i requisiti per aggiudicarsi l’affidamento del parcheggio avrebbe inserito l’assunzione di almeno 48 dipendenti.

Clausola non ancora rispettata. Si parla di lavoratori con contratto a progetto o part-time. A gennaio avrebbero anche dovuto avviare i lavori per realizzare le scale mobili tra viale Mediterraneo e piazza Padre Pio. In consiglio comunale si continua a tergiversare sull’argomento. Vorremmo capire se esistono inadempienze ed eventualmente individuare i responsabili, considerato che era stato scritto e bocciato un regolamento”.

Polemiche a parte, da stamattina il parcheggio Arena torna ad essere fruibile al pubblico, con delle sostanziali novità. L’accesso a pagamento non sarà consentito ai motocicli mentre la strada adiacente l’unica rampa d’uscita è parzialmente ostruita da una improvvisato ponteggio.

La cerimonia di riapertura, ieri mattina, si è tenuta alla presenza di Sergio Sabatini, responsabile della ditta Aj mobilità, del sindaco Angelo Fasulo e di alcuni rappresentanti della sua giunta, e del predente del consiglio comunale, Giuseppe Fava. “Tutti i servizi del parcheggio funzionano – assicura il primo cittadino – pensiamo già a consegnare alla cittadinanza anche l’altra struttura realizzata nel rione Caposoprano”.

Il responsabile della Aj mobilità, si difende dalle accuse sulle assunzioni del personale, “verranno effettuate gradatamente – spiega Sabatini – con l’utilizzo anche dell’altro parcheggio multipiano.

Purtroppo questa struttura necessita ancora dei interventi di adeguamento per decine di migliaia di euro, Le somme sono indispensabili ad ottenere il collaudo antincendio. La riapertura non avverrà prima di un paio di mesi. Non nascondo le mie titubanze– conclude – sull’utilità della scala mobile”.

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