Ritorno in agricoltura ma con serre fotovoltaiche, subito mille posti di lavoro

 
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Gela. Il progetto polo serricolo con serre fotovoltaiche presentato dalla cooperativa Agroverde può essere realizzato. Lunedì prossimo inizieranno ufficialmente i lavori con la posa della prima che entro la fine dell’anno dovrà già consentire l’allaccio dell’impianto fotovoltaico con le serre.

L’impianto, che prevede anche immense are verdi attrezzare, si estenderà su di una superficie agricola di 230 ettari di terreno attualmente incolto garantendo un migliaio di posti di lavoro per la sua realizzazione e 250 unità oltre all’indotto del comparto agricolo, quando il parco orto-serricolo sarà a regime. Il progetto prevede moduli fotovoltaici per una complessiva di circa 80 Megawatt.

Ieri, il presidente della cooperativa Agroverde, Stefano Italiano, alla presenza del sindaco Angelo Fasulo, della sua giunta e del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Fava, ha confermato l’inizio dei lavori. “L’iniziativa è di importanza strategica per il territorio – spiega Italiano – Sarà un impianto di grandezza primaria in Europa”.

Diventa determinante per la realizzazione il completamento dell’iter degli espropri. “Tutte le lettere di esproprio dei terreni sono state recapitate ai proprietari – assicura l’assessore all’Urbanistiva, Giuseppe D’Aleo – per garantire l’avvio di uno dei più importanti progetti del settore agricolo a livello Europeo. Abbiamo rischiato di regalare l’iniziativa a Termini Imerese.

Il progetto che oggi si pone come reale alternativa all’industria è stato possibile grazie ad una deroga del Governo”. Da stamattina la società Terna inizierà i lavori di realizzazione del cavidotto lungo 13 chilometri e 200 metri, servirà ad alimentare le serre con l’energia solare.

Il consigliere Giovanni Cravana sottolinea l’importanza del progetto parlando di crisi delle imprese locali mentre Calogero Marchese avverte: l’Agroverde chiede aiuto per invogliare i residenti dei terreni in questione a chiudere l’immissione in pèossesso”.

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