Sanità locale, Scerra: “Lavoriamo per nuovo ospedale, giovani medici ritornino in città”

 
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Il consigliere comunale Salvatore Scerra

Gela. Si mettano da parte le polemiche, ritenute sotto alcuni aspetti anche strumentali, e si ragioni sul prossimo futuro della sanità cittadina. Il capogruppo di “Avanti Gela”, Salvatore Scerra, non vuole alimentare nuovi scontri, sull’emergenza sanità in città. “In questi ultimi anni, purtroppo, la salute pubblica è stata messa a dura prova e i cittadini non possono essere ancora una volta orfani del sistema politico locale. Il territorio è stato dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ad alto rischio di crisi ambientale, per la presenza del polo petrolchimico, che ha arrecato gravi danni negli ultimi cinquant’anni all’ambiente e alla salute degli abitanti, con un aumento del tasso di tumori e malformazioni. Ci sono troppe speculazioni e ci sono troppi politicanti – dice Scerra – che strumentalizzano la vicenda  e approfittano della situazione, solo per fini elettorali personali. Di certo, non è stato il massimo, ma sappiamo benissimo che il reparto di terapia intensiva è stato chiuso per una situazione contingente e limitata. In questa fase delicata, basta fare terrorismo e creare allarmismo insignificante, serve piena collaborazione per alzare il livello”. Secondo il consigliere di opposizione, bisogna concentrare gli sforzi per implementare il sistema attuale e per tentare di arrivare al nuovo ospedale, per tutta l’area sud della provincia. “Una classe politica lungimirante, oggi dovrebbe battersi per il nuovo ospedale, dobbiamo far mantenere l’impegno preso dal direttore generale Alessandro Caltagirone e far rispettare la città e il territorio. Dobbiamo lavorare per costruire il nuovo ospedale dell’area sud, nell’area di Ponte Olivo. Dobbiamo insistere e diventare Dea di secondo livello – aggiunge – questo si può fare con una grande collaborazione tra le istituzioni del territorio, coinvolgendo il nostro Comune e quelli di Niscemi, Butera, Mazzarino e Riesi. Indubbiamente, intendiamo confrontarci con gli operatori sanitari locali, con l’assessore regionale Ruggero Razza, con i sindacati del settore e con i partiti che vogliono dare un serio contributo. Nel frattempo, ognuno, faccia la propria parte affinché in questo territorio si rafforzino i servizi sanitari”. Per strutture sanitarie che soffrono la carenza di personale, Scerra lancia un appello ai tanti giovani medici gelesi, che attualmente lavorano in altre Regioni.

“Colgo l’occasione per lanciare un appello ai giovani medici gelesi trasferiti al nord – conclude – la città ha bisogno di loro, quindi spero che il bando fatto da Asp per trenta dirigenti medici possa essere l’occasione per rafforzare e ringiovanire il nostro nosocomio. Chi meglio di un gelese purosangue conosce la propria terra. La classe politica, nel frattempo, deve lavorare per migliorare l’aspetto socio-culturale di questa città. Bisogna dare un futuro ed una prospettiva positiva,  perché effettivamente, ad oggi, abbiamo una terra ferma che regredisce di anno in anno, dove non esistono servizi essenziali  e dove la cosa più bella, il mare e quindi il turismo, non riesce a svilupparsi”.

2 Commenti

  1. Si nel mondo dei sogni forse lo farete il nuovo ospedale, vai a fare pulire tante zone della città piene di erbacce e immondizia e altro

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