Scalo merci ferroviario fermo e trasformato in discarica: Declino Fs

 
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Gela. Uno scalo merci fantasma, trasformatosi, con il tempo, in una sorta di magazzino a cielo aperto. Nel piazzale che costeggia la stazione ferroviaria, infatti, continuano ad essere stoccati materiali di risulta d’ogni genere.

Adesso, vengono depositati anche gli scarti giunti da altre stazioni del territorio, compresa quella di Ragusa.
Nonostante i giri di controllo organizzati dagli ultimi operatori di Fs rimasti in servizio, l’area è stata presa d’assalto dai ladri che hanno lasciato ben poco. Stanze di servizio completamente ripulite, cabine elettriche rimaste totalmente vuote, parti di binario portate vie.
“Da circa cinque anni – spiega il rappresentante sindacale della Cub Pippo Gurrieri – nella stazione di via Madonna del Rosario non arrivano più merci. In sostanza, sono stati revocati tutti i contratti precedenti. Adesso, si lavora solo con le merci che servono alla fabbrica Eni. Di conseguenza, l’area dello scalo è stata completamente abbandonata. Si era cercato di mantenerla attiva, facendo arrivare in città le merci che avevano come destinazione finale l’area ragusana. Ma la movimentazione è stata interrotata”.
Se un tempo, nello spazio organizzato per ricevere i prodotti da smistare, arrivavano interi carichi di legname e di altre materie prime: adesso, ci sono soltanto gli scarti di ciò che non serve più. Rifiuti speciali stipati a cielo aperto, in attesa di eventuali interventi. Ovviamente, l’assenza di sbarramenti all’ingresso, ha favorito l’azione di chi sembra aver scambiato la zona della stazione in una specie di pattumiera pubblica.
La confusione, così, la fa da padrona. Con pochi operatori in servizio, diventa difficile assicurare anche sporadici controlli.
“In questo periodo – ammettono i sindacalisti della Filt Cgil Pino Lombardo e Rosaria Scicolone – il gruppo Fs ha avviato in città una fase di riorganizzazione. Temiamo, però, che questo sia soltanto il tentativo di ridimensionare ulteriormente il personale. Parliamo di un organigramma già ridotto all’osso”.
Intanto, nell’area dello scalo merci, continuano ad essere stoccati materiali di ogni tipo. Fermo sui binari rimane un vecchio carro merci, un tempo utilizzato per cercare di non far morire il trasporto su rotaie. Il declino, come confermato dai sindacalisti del settore, sembra una realtà piuttosto evidente.

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