Scerra a Greco, “piuttosto che sbeffeggiare i musicanti si adoperi per un liceo musicale”

 
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Scerra durante un dibattito in aula consiliare

Gela. Lo scontro verbale, la scorsa settimana in consiglio comunale, è stato tra i più accesi. Il sindaco Lucio Greco e l’indipendente Salvatore Scerra non si sono risparmiati taglienti botta e risposta. Ormai dall’inizio dell’esperienza amministrativa dell’avvocato, le loro posizioni sono sempre più distanti. La scorsa settimana, la miccia è stata accesa durante il dibattito in aula consiliare sulla relazione annuale portata dal primo cittadino. Scerra l’ha contestata apertamente, mettendo in discussione anche le capacità gestionali di Greco. “Questa relazione del sindaco – ha detto – forse, riguarda un’altra città”. Il sindaco non ha accettato le considerazioni del consigliere, che hanno toccato anche la sua professione di avvocato. Ha risposto, seppur senza richiamare direttamente il consigliere, con un intervento nel corso del quale ha citato l’attività del “musicante”. Per Scerra, si è trattato di un affondo, che però offende la storia della banda musicale, della quale fa parte, e più in generale la cultura musicale. Sul suo profilo facebook, non ha fatto mancare una risposta, con tanto di video dell’intervento di Greco. “La musica è arte, cultura, allegria, sentimento, passione.  La musica ti rende forte e soprattutto ti rende il cuore nobile. Sindaco, al posto di sminuire la mia passione esclusivamente per livore personale, si mobiliti per l’apertura di un liceo musicale nella nostra città”, ha scritto il consigliere sul social facebook. Commentando l’intervento di Greco ha confermato la sua posizione.

“Si denota la superbia di un uomo che usa il sarcasmo, sbeffeggiando, solo per dire, senza avere il coraggio di farlo chiaramente, che un musicista di banda non avrebbe voce in capitolo per contestare l’operato di un sindaco, avvocato, che dà incarichi ad altri avvocati”, ha riportato il consigliere nel commento. L’ex capogruppo di “Avanti Gela”, ora nel gruppo misto, rilancia invece la sua posizione, anche politica. “La democrazia ci libera, insegnandoci l’esatto contrario – ha scritto ancora – sono un orgoglioso musicista di banda musicale da ventotto anni e dico quello che penso, perché sono e sarò sempre un uomo libero”, ha scritto ancora. Nessuna tregua politica tra i due, quindi, che più volte si sono fronteggiati, verbalmente, tra gli scranni dell’aula consiliare.

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