Sciopero dei netturbini, le imprese minacciano il licenziamento

 
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Gela. Gli operatori ecologici hanno incrociato le braccia senza preavviso, lasciando la città tra i rifiuti. L’interruzione di pubblico servizio sarebbe stata motivata da cinque giorni di ritardo di pagamento delle spettanze.

Un atteggiamento non condiviso dalle imprese che garantiscono il servizio di raccolta dei rifiuti nell’ambito di competenza, ovvero la Roma costruzioni e la Sap che hanno deciso di usare le maniere forti, denunciando i lavoratori inadempienti.

Il responsabile della Roma costruzioni, Giuseppe Romano, ha addirittura assunto in tempi record nuovi operatori garantendo il servizio di raccolta dei rifiuti in tarda mattinata. In molte delle arterie cittadine principali i rifiuti sono stati eliminati già nel pomeriggio.

La Sap, invece, potrebbe decidere di “punire” il comportamento dei lavoratori, ritenuto arbitrario, prendendo la balla al balzo per esonerare i 35 esuberi evidenziati negli scorsi mesi.

“Continuando con quest’atteggiamento – accusa il sindaco Angelo Fasulo – non si garantisce la regolarità del servizio. Temiamo conseguenze sia per l’incolpevole cittadinanza e, soprattutto, per gli stessi lavoratori. Sospendere la raccolta dei rifiuti senza alcun preavviso è un reato punibile dalla legge. Vogliamo che gli operatori siano pagati regolarmente – sottolinea il primo cittadino – anche se lo scenario è disarmante. Siamo costretti ad assistere a situazioni davvero inusuali. Tra tutti lo sciopero incomprensibile sfociato nella mancata raccolta dei rifiuti”.

Oggi il sindaco Fasulo incontrerà i lavoratori e le imprese che si occupano del servizio per fare maggiore chiarezza. Sul tavolo delle trattative ci sarà anche la penale che le imprese dovranno pagare per non avere raggiunto le percentuali prefissate inerenti al servizio di raccolta differenziata.

“Siamo fiduciosi -. Conclude Fasulo –  Abbiamo già avviato una trattativa con i legali per accelerare i tempi di risoluzione della diatriba. Di certo le imprese sono responsabili per non essere riuscite a ottimizzare i valori prefissati. Loro hanno attribuito le responsabilità all’Ato che invece è colpevole ma solo in piccole percentuali.

Attualmente possiamo fregiarci di essere tra i Comuni virtuosi di tutta la Sicilia. Come Ssr, l’unica realtà già costituita che opera con regolarità ormai dal primo ottobre. Sappiamo che ancora dobbiamo risolvere alcuni problemi, tipici di ogni società importante che muove i primi passi. Di certo il cammino avviato è senza dubbio quello giusto e di riferimento per gli altri ambiti territoriali dell’isola”.

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