Scontri tra milizie armate in Libia, l’Eni chiude il gasdotto gelese

 
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Gela. Rubinetti del gas chiusi dalla Libia all’Italia, attraverso il gasdotto Green Stream che arriva a Gela in Sicilia a causa di scontri a Mellitah. Mancano così da oggi quella parte dei 9 miliardi di metri cubi di gas pari all’11% del consumo nazionale all’anno.

L’Eni ha fatto sapere di aver sospeso per ragioni di sicurezza la produzione di gas informando anche il ministero per lo Sviluppo senza rendere noto quando sarà possibile ripristinare lo stato di normalità. La decisione è stata presa dopo che si sono verificati scontri armati tra milizie locali e gli agenti di sicurezza dell’impianto dove ci sono i pozzi di estrazione del gas gestiti da Mellitah Oil&Gas joint venture tra Noc e Eni.

Il Greenstream è un gasdottolungo 520 km che collega la Libiacon l’Italia. E’ stato realizzato dalla Saipem per conto dell’Eni in tempi record. I lavori sono iniziati il primo ottobre del 2004 e conclusi nell’agosto del 2003. Il terminale di ricevimento si ferma a Gela, in contrada Piana del Signore.

Con i suoi 520 km è attualmente il gasdotto più lungo esistente nel Mar Mediterraneo, ed in alcuni tratti raggiunge la profondità di 1.127 metri. Già lo scorso anno il gasdotto venne chiuso sempre per lo scoppio di una guerra civile libica.

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