Scontro su rinvio e arriva Tari: Scerra, “polpetta avvelenata e Pd aiuta maggioranza”

 
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Gela. La “rivisitazione” di un articolo del regolamento di polizia mortuaria approvata e un rinvio, a domani sera, che è passato tra le polemiche. Questo è stato il “menù” proposto dall’assise civica (sempre in videoconferenza), questa sera. Tra ventiquattro ore, probabilmente, i toni in aula consiliare saranno ancora più sostenuti. Arriva infatti la Tari e inevitabilmente i fronti, maggioranza e opposizione, verranno messi alla prova. Nonostante qualche iniziale richiesta di approfondimento, l’aula ha detto sì, con diciannove voti favorevoli, alla modifica, che già dall’1 ottobre porterà da trenta anni a venticinque anni il termine per la tumulazione delle salme, così da consentire l’uso dello stesso loculo ai familiari fino al secondo grado. La proposta è stata portata in aula dalla commissione affari generali, presieduta da Vincenzo Casciana, e l’ha illustrata il consigliere Davide Sincero, a sua volta componente della stessa commissione. La grillina Virginia Farruggia ha ricordato altre proposte sullo stesso regolamento, già con parere favorevole, ma anche il bisogno di allargare il grado di parentela. Un botta e risposta non è mancato tra il vicesindaco Terenziano Di Stefano e il consigliere di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino, che ha ricordato come l’amministrazione comunale abbia continuato a battere la strada delle requisizioni dei loculi. La Lega ha contestato la tendenza amministrativa alla cementificazione, piuttosto che ad interventi normativi per rivedere la disciplina di polizia mortuaria. L’articolo è comunque passato. Le polveri si sono accese quando il capogruppo di Forza Italia Luigi Di Dio ha chiesto il rinvio a domani, in vista della trattazione degli altri punti all’ordine del giorno, compreso il regolamento del consiglio comunale. L’opposizione ha fatto muro, schierandosi contro. Il leghista Emanuele Alabiso e il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra hanno subito chiesto che venisse motivata la ragione del rinvio, così come preteso dalla grillina Virginia Farruggia. La maggioranza ha tenuto, con undici sì a fronte dei sette no dell’opposizione. Scerra, a conclusione della seduta e in vista del nuovo round di domani, è già piuttosto risoluto.

“Il rinvio si spiega subito – dice – domani ci proporranno, all’ultimo giorno disponibile, la polpetta avvelenata della Tari. Non c’era neanche bisogno di tutta questa strategia. Come al solito, atti così importanti arrivano in aula lo stesso giorno della scadenza per l’approvazione. Conosciamo queste consuetudini. Abbiamo tenuto una seduta di consiglio solo per approvare un articolo di un regolamento e poi rinviare. Non capisco neanche l’atteggiamento del Partito Democratico. Dicono di essere opposizione alla giunta, ma quando si è trattato di votare sul rinvio, non hanno partecipato favorendo la maggioranza, come spesso capita. Dicano chiaramente da che parte stanno. Ho il sospetto che non siano mai veramente usciti dalla maggioranza del sindaco”. In effetti, subito dopo la chiusura della seduta, è stata inoltrata un’integrazione all’ordine del giorno, con l’inserimento della proposta Tari. Nel provvedimento si prevede di confermare le tariffe aumentate, decise lo scorso anno dal commissario Rosario Arena. Domani, in aula, lo scontro politico si preannuncia già piuttosto aspro.

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