Scorrimento veloce mai realizzato, Di Vincezo e soci risarciranno la Provincia

 
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Caltanissetta. Quasi tre milioni di euro da restituire come risarcimento danni per lavori mai iniziati. La decisione è stata emessa dai giudici della corte d’appello di Caltanissetta che, quindi, hanno condannato i dirigenti delle aziende Di Vincenzo spa, S.A.I.S.E.B, Provera e Carrasi e Sicon spa a risarcire l’ente provinciale che aveva bandito l’appalto.

Un verdetto, definitivo, che giunge a conclusione della lunga vicenda processuale scaturita dalla maxi commessa, circa trenta miliardi delle vecchie lire, legata alla realizzazione del primo lotto dello scorrimento veloce Mussomeli-Caltanissetta. In sostanza, nonostante i diversi tentativi effettuati dai legali degli imprenditori allo scopo di evitare la condanna al pagamento, i giudici hanno ritenuto le aziende responsabili del mancato avvio dei lavori.
Per i magistrati, compresi quelli della corte d’appello di Caltanissetta, l’ente provinciale ha il diritto ad essere risarcito. La sentenza è divenuta esecutiva e gli stessi avvocati del gruppo d’imprese, con capofila i dirigenti della Di Vincenzo spa, hanno appena depositato un’istanza inibitoria necessaria a bloccare gli effetti immediati del pronunciamento dei giudici. Una mossa, quindi, destinata a limitare, almeno nel breve periodo, le conseguenze della sentenza.
La linea difensiva, fin dal primo momento, è sempre stata chiara. I lavori per il primo lotto dello scorrimento veloce Mussomeli-Caltanissetta non sarebbero mai partiti a causa di diversi errori nella progettazione, non riconducibili ai tecnici delle quattro società che riuscirono ad aggiudicarsi la commessa.
Tesi diametralmente opposta, invece, quella fornita in giudizio dai due legali che rappresentano l’ente provinciale, gli avvocati Vincenzo Di Cataldo e Lucio Greco. Stando alla loro versione, infatti, le responsabilità sarebbero da addebitare esclusivamente al raggruppamento d’imprese. Per questa ragione, è stato quantificato l’ammontare esatto del risarcimento dei danni subiti dall’ente: per un totale, appunto, di 2.778.142,35. Adesso, l’ultima carta giocata dai legali delle quattro imprese è quella dell’istanza inibitoria che, in ogni caso, verrà nuovamente contestata dai legali della provincia. Gli avvocati Vincenzo Di Cataldo e Lucio Greco si costituiranno nel giudizio che scaturirà proprio dall’istanza depositata.
A deciderne le sorti, saranno nuovamente i giudici della corte d’appello di Caltanissetta. Potrebbe essere questa l’ultima tappa di un appalto mai concretizzatosi. L’importo del risarcimento dei danni richiesto dai legali della provincia ha, addirittura, visto un’impennata fra primo e secondo grado.
La somma da versare non rappresenta certo uno scoglio semplice da superare per le quattro imprese coinvolte, compresa la capofila Di Vincenzo spa. I funzionari dell’ente, in ogni caso, non sembrano proprio intenzionati a transigere: il danno subito si lega soprattutto al mancato avvio di un cantiere che avrebbe dovuto dare vita ad un’arteria stradale ritenuta molto importante.

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