Sei pazienti Covid morti dopo il trasferimento, Ue rimane vaga nella risposta

 
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Una delle corsie del "Vittorio Emanuele" durante l'emegenza pandemica

Gela. Una risposta piuttosto vaga l’ha formulata il commissario Ue alla salute Stella Kyriakides, che ha dato seguito all’interrogazione presentata dal parlamentare europeo Ignazio Corrao. L’iniziativa è nata dalle denunce delle associazioni, dopo la morte di sei pazienti Covid, che dalla terapia intensiva del “Vittorio Emanuele” erano stati trasferiti a Caltanissetta. Per le associazioni, si trattò di una grave scelta compiuta dai vertici Asp, a causa di un focolaio Covid che colpì medici e operatori del reparto. I pazienti, seppur in condizioni precarie, furono ugualmente trasferiti. Corrao, nell’interrogazione, richiama “condizioni disastrose del distretto sanitario di Gela”. Carenze nei reparti e per il personale, oltre a servizi che non ci sono.

Il commissario Ue ha però spiegato, nella risposta, che “sono gli Stati membri responsabili della gestione dei servizi sanitari e dell’assegnazione delle risorse”. È stato precisato inoltre che “la Commissione non raccoglie dati riguardanti gli investimenti regionali o locali nell’assistenza sanitaria”. Secondo il commissario, i fondi Pnrr dovrebbero contribuire a rafforzare la rete sanitaria. Nessun riferimento quindi ai fatti che hanno portato al decesso dei pazienti. Per il parlamentare dei Verdi “la delega alle autorità nazionali sta diventando l’alibi perfetto”, come ha dichiarato a Meridionews.

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