Sette aree contaminate da rifiuti speciali, servono soldi per fare le bonifiche

 
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Immagine di repertorio

Gela. Un nutrito dossier, arricchito da foto e video per accedere a fondi necessari ad eliminare le discariche abusive. L’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Ventura, si recherà a Palermo per sottoporre all’esame della Regione l’urgenza di intervenire in diverse zone del territorio dove si sono create delle mini bombe ecologiche.

L’attività di report è stata creata attraverso un accurato lavoro di monitoraggio effettuato dai tecnici comunali. In particolare sono state individuate sette siti a rischio, dove insistono discariche abusive a cielo aperto: Manfria, Bulala, Torrente Valle Torta (Strada provinciale 189), Settefarine, Spinasanta, Macconi e contrada Ponte Olivo. Si tratta di aree in cui insistono numerosi insediamenti, sia abitativi che agricoli.

La gente vi ha scaricato di tutto, dai rifiuti semplici a materiale inerte, da scarti di eternit a residui di lavorazione industriale. Le segnalazioni sono arrivate da più parti: dalla Guardia forestale ai semplici cittadini, dagli agricoltori alla stessa procura, che segue passo passo il lavoro dell’assessorato comunale.

Per poter eliminare le discariche serve un lavoro di bonifica importante, che non può essere demandato all’Ato Ambiente Cl2. Ecco perchè l’assessore Giuseppe Ventura chiederà alla Regione di poter prevedere un finanziamento straordinario e specifico per riportare allo stato naturale le aree contaminate dall’inquinamento. In alcuni casi la competenza territoriale passa ad altri enti, ma il Comune non vuole perdere tempo e sta accelerando per avviare una programmazione di bonifica.

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