Sfiducia, rush finale nelle coalizioni: oggi vertice progressista, centrodestra cerca l’unità

 
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I dem Siragusa e Orlando, la grillina Farruggia e il civico Sincero

Gela. La seduta consiliare di lunedì pomeriggio sulla mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco, allo stato, è confermata. Al momento, non sono pervenute comunicazioni su eventuali ritiri di firme. La presidenza del civico consesso, quindi, darà seguito ai normali adempimenti di routine. Tra oggi e domani, comunque, sono in programma incontri tra partiti e movimenti, che forse potrebbero anche incidere sugli equilibri di aula. Se le iniziali prospettazioni dovessero essere confermate, il sì alla mozione pare possa essere maggioritario ma il condizionale è d’obbligo. In giornata, progressisti e dem faranno il punto. Sono tra i “responsabili” che in queste settimane hanno permesso il varo di atti importanti, dal Pef alle variazioni di bilancio. Attendevano però che l’avvocato Greco arrivasse in aula, lunedì, almeno con il rendiconto già deliberato proprio dall’assise civica. Così non sarà e questo vale anche per i correttivi. Un vuoto che potrebbe diventare decisivo nella loro scelta. Potenzialmente, dem, grillini e i civici che fanno parte di questo schieramento, sono tutti per la sfiducia, sempre che al termine dell’incontro si arrivi effettivamente a questa conclusione. Discorso analogo vale per il centrodestra. I partiti di area hanno sostenuto per mesi la mozione e l’hanno portata in aula. Ieri sera, avrebbero dovuto siglare l’intesa definitiva, cercando di valutare la posizione della Lega, che sostiene il ritiro delle firme seppur manchi una compattezza interna sul punto. Gli esponenti di centrodestra si rimetteranno intorno al tavolo domani, per tentare di entrare in aula, ventiquattro ore dopo, con una linea unitaria.

Il sindaco Lucio Greco e gli assessori, chiaramente non possono che attendere il pronunciamento dell’assise civica e l’avvocato non ha intenzione di recedere, pienamente impegnato nel tentativo di evitare il dissesto dell’ente e in attesa che si possa arrivare ai correttivi richiesti dalla Corte dei Conti. Se dovesse passare la mozione, invece, le carte finirebbero in mano ad un commissario nominato dalla Regione, con uno stato di salute del municipio che è assolutamente distante dall’essere ottimale e con soluzioni da adottare che non sono affatto prevedibili.

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