Sfiducia, “sindaco malato terminale tenuto ancora in vita”: Greco, “parole Pepe da politica volgare”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. Il rinvio del dibattito sulla mozione di sfiducia ha garantito al sindaco Lucio Greco e alla sua giunta un termine ulteriore per arrivare agli atti finanziari e ai correttivi richiesti dalla Corte dei Conti. I toni politici però rimangono ancora piuttosto sostenuti. L’avvocato non accetta però che si possano superare i livelli della correttezza. Si riferisce alle dichiarazioni rilasciate in giornata dal coordinatore forzista Vincenzo Pepe. Gli azzurri rimangono fermi sulla linea della sfiducia. Per Pepe, il rinvio, fa sì che il sindaco vada avanti come “un malato terminale” al quale si cerca di allungare la vita “per qualche mese”. Parole che per il sindaco non sono accettabili.

“La politica è anche linguaggio e un linguaggio sciatto significa una politica sciatta – dice il sindaco – così come un linguaggio volgare significa una politica volgare. L’intervista rilasciata dal segretario di Forza Italia, dottor Pepe, dà la misura del livello di imbarbarimento della vita politica locale”.

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