Sì al piano per le emissioni di raffineria: svolta a Roma nella procedura Aia

 
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Gela. Il gruppo istruttore al ministero dell’ambiente per la procedura Aia ha detto sì al progetto esecutivo destinato al trattamento della totalità dei fumi generati dal ciclo produttivo della fabbrica Eni.

Un grosso passo in avanti, seppur non ancora definitivo, nel percorso che dovrebbe condurre i manager di raffineria a rispettare tutte le prescrizioni inserite nell’autorizzazione integrata ambientale pubblicata nel gennaio di un anno fa.
In sostanza, il progetto, sul quale erano state espresse diverse perplessità dai componenti del gruppo istruttore lo scorso luglio, è stato ulteriormente adeguato, ottenendo il via libera.
Adesso, il parere passa al responsabile del procedimento per poi giungere in sede di conferenza di servizi ed ottenere, qualora ne ricorrano tutte le condizioni, il definitivo sì. In questo modo, si potrebbe sbloccare il tira e molla sorto tra i vertici locali del cane a sei zampe e i funzionari ministeriali: tutto ruota intorno alle percentuali di emissioni in atmosfera.
I tecnici del gruppo istruttore hanno fissato parametri non valicabili per le emissioni dal quadricanne e per quelle della centrale termoelettrica. Al centro delle valutazioni, sono finite le emissioni di polveri, ossidi di azoto e anidride solforosa. Il progetto esecutivo presentato dai tecnici Eni ha soddisfatto, dopo le tante perplessità, i componenti del gruppo. Sarà la volta buona? Tra circa un mese, potrebbe arrivare la risposta definitiva.

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