“Si parta da programma e dissesto”, Antonuzzo: “Sintesi non si può fare se c’è già chi è candidato”

 
0
Emanuele Antonuzzo

Gela. Stanno prendendo parte al confronto interno all’agorà politica che mette insieme progressisti, civici e moderati. Il gruppo di “Idee e partecipazione”, già in tempi non sospetti ha sostenuto l’esigenza di una base programmatica solida, facendo leva comunque sui temi della città. “L’attività programmatica è molto importante – dice Emanuele Antonuzzo – alla riunione del progetto, prima di Natale, ho preferito non intervenire perché secondo me si è divagato richiamando anche questioni di politica nazionale che non sono attinenti al percorso. Siamo del parere che non si possa prescindere anzitutto dal tema della vivibilità. E’ inutile, la gente non viene in una città sommersa dal traffico automobilistico e dove non si accenna ad una mobilità sostenibile. Inoltre, c’è un pre-tema fondamentale, il dissesto del Comune. Abbiamo un ente in dissesto finanziario e non basterà agire da buon padre di famiglia. Servirà quasi una forma di devozione verso la città. Sono questi, secondo noi, i pilastri dai quali partire per sviluppare un programma e arrivare ad una sintesi in tempi brevi”. Antonuzzo, però, teme che il confronto in atto possa essere politicamente monco. “Noi siamo pronti a metterci la faccia, candidandoci. Se ci saranno le condizioni, lo farò anche io – continua – però, come si fa a sostenere un confronto anche programmatico, dove la scelta del candidato a sindaco dovrebbe essere l’ultima tappa, se già c’è chi è candidato da quasi un anno e ha a suo sostegno il laboratorio “PeR”, Sinistra italiana e un’ulteriore lista? Da Donegani, onestamente, anche nel corso degli incontri che ci sono stati, mi sarei aspettato un intervento che ufficializzasse un passo indietro in attesa che il confronto sui temi si sviluppi, per poi arrivare ad una decisione condivisa sul candidato. Tutto questo non c’è stato”. La corsa dell’ex parlamentare Ars, che pare proiettato in direzione della candidatura a primo cittadino, potrebbe essere, per Antonuzzo, un limite notevole nel contesto dell’agorà che mette insieme forze di diversa estrazione politica. L’esponente di “Idee e partecipazione” conferma che il “progetto deve essere per Gela e va definito in città”.

“Mi pare infatti che il centrodestra sia al momento in stasi perché attende decisioni da altri livelli, regionali e nazionali – prosegue – anzi, ritengo che non si possa fare un discorso di perimetri. Occorre un progetto serio e plausibile. Onestamente, non mi è piaciuto il trattamento subito da un esponente con un notevole bagaglio d’esperienza come Pino Federico. Una parte del suo partito, a livello locale, ha scelto di sostenere un candidato esterno. A Federico, dico di mettere a disposizione le sue competenze e la sua esperienza istituzionale per un progetto per la città. Limitarsi ad un perimetro non mi sembra la scelta corretta, soprattutto in questa fase che attraversa la città”. L’invito di Antonuzzo non cambia. “Si arrivi ad una sintesi prima possibile, noi siamo pienamente a disposizione per metterci la faccia – conclude – ma la sintesi non può esserci se c’è già chi è candidato a sindaco”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here