“Sono di provenienza mafiosa”, confiscati parte dei beni di Murana

 
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Gela. Beni per due milioni e 500 mila euro sono stati confiscati dalla polizia di Gela a Salvatore Murana, di 57 anni, in esecuzione di un decreto emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta.

 Sigilli sono stati posti a proprietà immobiliare realizzata, secondo l’accusa, con proventi illeciti dell’appartenenza alla Stidda: una villa di tre piani, con piscina; numerosi lotti di terreno sui quali sono stati realizzati capannoni industriali ed edifici ad uso commerciale o artigianali; autovetture Mercedes, una moto e un carrello per il trasporto di imbarcazioni.

Salvatore Murana è stato indicato da collaboratori di giustizia come «soggetto inserito all’interno del clan mafioso della »Stidda« fin dal 1987, dedito al compimento di estorsioni, all’attività di usura ed al traffico di stupefacenti, nonchè incaricato di reinvestire i proventi dell’attività criminale in settori apparentemente leciti». Sono stati invece dissequestrati la ditta Sagi, mobili, conti correnti personali e familiari. Accolto quindi parzialmente il ricorso dell’avvocato Flavio Sinatra. 

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