Sospetti sulla sanatoria di un capannone commerciale, in appello assolti Mauro, Bruscia e Russo

 
0

Gela. Un anno fa, il collegio penale del tribunale di Gela li aveva condannati, ritenendo sussistere presunte irregolarità nella procedura che consentì di sanare un capannone, in contrada Albanazzo, trasformato da agricolo a commerciale. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, invece, hanno ribaltato il verdetto per l’ex direttore generale del municipio Renato Mauro, per l’imprenditore Piero Bruscia (titolare del capannone) e per l’ingegnere Ignazio Russo, che all’epoca dei fatti era funzionario comunale. Sono stati assolti. Nel caso di Mauro, a fronte della prescrizione, il suo difensore, l’avvocato Giacomo Ventura, ha comunque proposto ricorso in appello, ritenendo che ci fosse la prova evidente per l’assoluzione. I giudici nisseni hanno accolto in pieno le richieste e disposto una decisione favorevole all’ex dirigente del municipio. Assolti, con la formula “perché il fatto non sussiste” sia Bruscia che Russo, difesi dagli avvocati Fabrizio Ferrara, Antonio Gagliano e Giovanni Bruscia. In primo grado, erano stato condannati ad un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa. Secondo le accuse, la pratica di sanatoria sarebbe stata forzata, da un punto di vista amministrativo, favorendo Bruscia e il cambio di destinazione d’uso dell’immobile, da agricolo a commerciale.

La struttura, lunga la Gela-Catania, è attualmente in gestione ad un gruppo imprenditoriale e la Corte d’appello ha revocato il provvedimento di confisca, che era stato disposto al termine del giudizio di primo grado. Il collegio penale del tribunale di Gela, invece, aveva assolto Giovanni Romito, responsabili Politecnica, azienda esterna che gestiva le pratiche di sanatoria per conto del Comune. Le difesa, anche nel giudizio di secondo grado, hanno ribadito la regolarità delle procedure adottate. La procura generale ha chiesto l’accoglimento dei ricorsi degli imputati.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here