“Spaccate” e il raid alla Croce Rossa, arresto bis: in carcere Frazzitta non parla

 
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Frazzitta colpì più volte e quasi sempre con le stesse modalità

Gela. Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il ventunenne Piero Francesco Frazzitta, questa mattina, si è presentato davanti al gip, nel carcere di Balate, dove era già detenuto. Per i pm della procura e per i poliziotti del commissariato, sarebbe responsabile non solo delle “spaccate”, dei furti e di una rapina, risalenti agli scorsi mesi e che ha già ammesso, ma anche di altre azioni, tutte dello stesso tipo. La scorsa settimana, è stata emessa una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per gli investigatori, sarebbe lui il ladro che con le “spaccate” ha colpito due volte la stessa edicola di via Venezia, ma anche un’altra attività in centro storico e che sarebbe riuscito ad entrare all’interno dei locali della Croce Rossa, danneggiando anche alcuni computer. Questa volta, però, ha deciso di non parlare. Dopo il primo arresto, aveva ammesso di essere dietro a tutti i “colpi” ricostruiti dagli investigatori, sostenendo di averlo fatto per procurarsi denaro per l’acquisto di droga.

Tra la refurtiva recuperata dai poliziotti, sono stati scoperti decine di biglietti Gratta&Vinci, che il giovane sistematicamente avrebbe portato via dalle rivendite prese di mira. Il legale di fiducia che lo assiste, l’avvocato Davide Limoncello, potrebbe decidere di rivolgersi al riesame, che solo qualche settimana fa ha respinto il ricorso legato alla prima ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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