Spari contro la vetrina di un’ottica, chiesta condanna: “Intimidazione per un debito”

 
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Gela. Cinque anni di reclusione. La richiesta è stata avanzata, questa mattina, dal pm della Dda di Caltanissetta Claudia Pasciuti, nei confronti del catanese Giovanni Viscuso. E’ accusato di aver fatto parte del gruppo che avrebbe messo a segno un’intimidazione ai danni dell’ex titolare di un’ottica, in via Crispi. Ormai undici anni fa, la vetrina venne raggiunta da più colpi di arma da fuoco. Secondo gli inquirenti, gli spari sarebbero stati un avvertimento, affinché il titolare saldasse un debito contratto con un grossista che gli aveva fornito della merce. Ci sarebbe stato un tentativo di estorsione. L’esercente aveva già messo in discussione la qualità della fornitura e l’entità della cifra pretesa. In un altro filone processuale, scaturito dalla stessa inchiesta, era arrivata la condanna per un intermediario, che avrebbe fatto da contatto. La Cassazione ha però annullato, rinviando nuovamente dalla Corte d’appello di Caltanissetta. Secondo il pm, la ricostruzione fornita dalla vittima sarebbe attendibile e il gruppo che agì l’avrebbe fatto per ottenere il denaro dall’esercente, che è costituito parte civile (con il legale Carmelo Terranova).

Proprio la parte civile, rifacendosi alle conclusioni del pubblico ministero, ha richiesto la condanna dell’imputato. A gennaio, toccherà al difensore, l’avvocato Vincenzo Merlino. Dovrà esporre le proprie conclusioni.

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