Spari in via Venezia, indagine tentato omicidio: conclusi esami su materiale biologico

 
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Gela. L’ipotesi degli investigatori è che gli spari fossero per uccidere. I colpi di pistola esplosi lo scorso gennaio, in via Venezia, sono ancora al centro delle indagini. Sono stati conclusi gli accertamenti tecnici su materiale biologico, raccolto dagli specialisti della scientifica. Nei prossimi giorni, gli esiti potrebbero essere trasmessi ai difensori degli indagati. Pare che gli approfondimenti abbiano toccato anche la balistica, per ricostruire la dinamica complessiva e le traiettorie dei colpi. Negli scorsi mesi, scattò l’arresto del venticinquenne John Parisi, che ha precedenti dello stesso tipo, accusato di tentato omicidio. E’ attualmente detenuto, anche se il riesame, accogliendo in parte le richieste del difensore, l’avvocato Davide Limoncello, ha annullato per l’ipotesi mafiosa. I magistrati della Dda di Caltanissetta sono convinti che possa esserci un eventuale contrasto interno ai gruppi criminali, dietro all’azione di gennaio.

Un altro pregiudicato rimase ferito ad una mano. Era alla guida della vettura colpita dagli spari. Anche il ferito è indagato, ma per favoreggiamento (è difeso dal legale Nicoletta Cauchi). Non avrebbe denunciato i fatti, secondo gli investigatori cercando di coprire il responsabile. Parisi ha escluso però di aver sparato. I poliziotti del commissariato avviarono subito le indagini, recuperando la vettura presa di mira e rintracciando il proprietario, rimasto ferito. Gli accertamenti tecnici dovrebbero servire a fornire ulteriori elementi.

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