“Spiragli per evitare dissesto”, Iaglietti: “Non condivido la decisione di Di Stefano e dei civici”

 
0
Il capogruppo Mpa Diego Iaglietti

Gela. Le condizioni politiche per ripartire con una nuova giunta, nel solco di quella azzerata due settimane fa, ci sono e anche ieri sembrava che si potesse chiudere. Il sindaco Lucio Greco e gli alleati, che hanno risposto al suo invito, vogliono però capire fino in fondo da dove ripartire, anzitutto rispetto alla situazione finanziaria dell’ente. La strada del dissesto, in queste settimane, è stata percorsa e continua ad essere battuta. “Qualche spiraglio per evitare il dissesto però si inizia ad intravvedere”, dice il capogruppo dell’Mpa Diego Iaglietti. Gli autonomisti, salvo nuovi sviluppi, intendono rimanere nel progetto amministrativo dell’avvocato Greco. Non vogliono arrendersi però all’eventualità del dissesto. I contatti con gli esperti sono in corso e pare che il sindaco e gli alleati stiano attendendo l’ultimo riscontro dai professionisti che si sono occupati di evitare il dissesto del Comune di Catania. Ieri, il primo cittadino ha formalizzato un incarico di esperto, assegnato all’attuale dirigente dello Iacp di Catania Calogero Centonze, che a sua volta sta vagliando i numeri del Comune (sembra invece propendere per la soluzione del dissesto). “Le condizioni politiche per varare la giunta c’erano già ieri – aggiunge Iaglietti – abbiamo concordemente deciso di attendere almeno fino a lunedì, quando dovrebbe arrivare l’ultimo riscontro dagli esperti contatti dal sindaco. Vogliamo evitare il dissesto, che invece potrebbe incidere sulle scelte delle forze politiche. Con una dichiarazione di dissesto, c’è chi potrebbe propendere per non entrare in giunta”. Gli autonomisti sono al tavolo con il sindaco e con gli altri alleati vogliono affrontare l’ultima fase di quest’amministrazione. Iaglietti, invece, non concorda con la decisione dei civici di “Una Buona Idea”, nonostante una certa intesa tra il suo gruppo e quello che fa riferimento all’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano (alle regionali le due entità politiche hanno sostenuto la candidatura del medico Rosario Caci). “In un periodo così difficile – dice ancora Iaglietti – penso che lasciare la giunta sia la cosa più facile da fare, per scrollarsi di dosso ogni responsabilità. Sono convinto che la cosa più difficile sia invece rimanere e cercare una soluzione per tutelare la città. Noi lo vogliamo fare. Se ci sono le possibilità di evitare il dissesto dobbiamo provarci. Evidentemente, il gruppo di “Una Buona Idea” ha fatto un ragionamento diverso. Secondo me, Di Stefano avrebbe dovuto proseguire la sua attività amministrativa. Alla guida del settore sviluppo economico ha raggiunto obiettivi importanti e anche da un punto di vista politico completare l’attività sui progetti e sui programmi di finanziamento poteva giovare al suo ruolo e alla città. E’ una mia valutazione personale”. Il consigliere, allo stesso modo, è su sponde diverse rispetto ad altri ex alleati nel governo cittadino.

“Anche la scelta della Nuova Dc non mi convince – dice ancora – come si fa a spingere per l’azzeramento della giunta, ottenendolo dal sindaco, e poi a collocarsi con un appoggio esterno. Forza Italia, dopo tre anni di governo con il sindaco e di scelte in gran parte condivise, lascia tutto come se niente fosse”. L’Mpa, tirando le somme, al momento è l’unica forza di partito a supporto del primo cittadino, che per il resto continua ad avere sostegno dal suo gruppo (la lista civica “Un’Altra Gela”) e dai consiglieri Luigi Di Dio e Salvatore Incardona, che però non sono riferibili a sigle di partito. Quello che dovrebbe nascere a giorni sarà un nuovo governo della città, quasi esclusivamente finalizzato ad affrontare l’emergenza della tenuta finanziaria del municipio. Difficile invece che possa sviluppare un’alleanza politica anche nella prospettiva delle prossime amministrative, nella quasi totale assenza dei partiti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here