Stoccata di Fava a Crocetta: non può farsi ritrarre con gli inquisiti

 
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Gela. Ha scelto Gela, roccaforte di Pd ed Mpa, per celebrare un direttivo regionale. Quasi una sfida ai potenti della politica quella di Claudio Fava, candidato di Sinistra ed Ecologia alla presidenza della Regione.

Nella saletta dell’hotel Sileno il circolo gelese presieduto da Emanuele Amato ha ospitato il candidato della sinistra radicale. Sa di dover affrontare apparati partitici che hanno gestito per anni potere e poltrone ma non sembra preoccupato. “Ci sono al momento un paio di candidati che esprimono con grande coerenza un sistema di affari di potere che hanno gestito la Sicilia fino a ieri – dice Fava – e rappresentano i partiti che hanno avuto gravi responsabilità dall’udc, a Forza Italia, Pd a Lombardo.

La nostra proposta è seria, schietta, concreta, rigorosa e necessaria per chiudere questa pagina e aprirne un’altra. Se vuoi scriverne un’altra non puoi farlo intingendo la penna nel calamaio degli anni passati e non chiudendo al partito di Cuffaro e Lombardo”. Fava conta su forze civili, Rifondazione comunista “che sono parte di un impegno etico e spero con Italia di Valori”.

“Pretenderemo da noi stessi e dai siciliani un atto di coraggio – continua Fava – Ci sarà la Sicilia migliore che vuole cambiare. Se vuoi cambiare non puoi cercare i voti con il cappello in mano da chiunque. Mi spiace dirlo sul piano umano ma su quello politico ed è quello che sta facendo il candidato dell’Udc e del Pd Crocetta. Non ci può fare ritrarre con Cateno De Luca, ex deputato Mpa arrestato e inquisito per tentata concussione e interesse privato. Non è tutto consentito purchè si ingrassi il bottino elettorale”. 

L’europarlamentare non crede che il vento dell’antipolitica possa condizionare le prossime elezioni. “L’astensionismo si ridurrà perchè ci sono proposte concrete e diverse. C’è chi vuole cambiare la qualità dei comportamenti e azzerare il passato e chi vuole difendere il passato per ragioni di bottega”.

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