“Tavolo parta comunque, ci sarà piena apertura ai moderati”, Di Stefano: “Si decide in città”

 
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Dirigenti di "Una Buona Idea" e "Civico lab"

Gela. Come riportato ieri, il patto progressista-civico si avvia ad un tavolo allargato a tutte le forze che vorranno seguire un percorso comune, in chiave amministrative 2024. La prima riunione è fissata per sabato, dopo settimane di colloqui, incontri e verifiche. Difficile che possano esserci i moderati. Ieri, il presidente provinciale di Italia Viva Giuseppe Ventura ha chiesto qualche giorno in più, in attesa che altri movimenti, con i quali ci sono discorsi aperti, possano decidere se aggregarsi o meno. “Penso che il tavolo debba partire comunque – dice l’esponente civico Terenziano Di Stefano – sarà un’occasione per iniziare a valutare insieme il da farsi. Dobbiamo far partire il confronto sui temi del programma. Non possiamo farci trovare impreparati oppure arrivare in ritardo alle prossime scadenze. Il tavolo rimane aperto a tutti quelli che vogliono esserci. I moderati preferiscono aspettare che alcuni movimenti possano decidere? Va bene, possiamo vederci con loro anche ad una successiva riunione. Possiamo lavorare nel corso delle festività. Non ci sono problemi. Il tavolo non sarà chiuso, anzi. Faccio i complimenti a Ventura che a quanto pare sta aggregando altre forze, insieme a quelle che già fanno parte del tavolo dei moderati”. Di Stefano non alza steccati di sorta. “Anche noi abbiamo contatti con un partito nazionale che ci ha chiesto di poter valutare e non è escluso che possa decidere di stare nel tavolo unitario – aggiunge l’ex assessore – ci sono stati contatti con “Sud chiama nord” di Cateno De Luca. A livello regionale, il Movimento cinquestelle ha avuto interlocuzioni. Nessuno deve ritenersi escluso o relegato a ruoli secondari. Non esiste”.

Di Stefano si trova sulla stessa linea tracciata dal renziano Ventura. “Ha ragione quando dice che il tavolo unitario non dovrà avere primogeniture o leadership di un gruppo piuttosto che di un altro – precisa – tutti siamo sullo stesso livello. Però, non possiamo perdere l’occasione di un tavolo solo gelese che non dipende, quanto alle scelte, né da Caltanissetta né da Palermo. Questo è un vantaggio che ad esempio non ha il centrodestra”. Il progetto civico, con “Una Buona Idea” e “Civico lab”, il Pd e il Movimento cinquestelle, saranno sicuramente presenti allo start del tavolo unitario, che è quasi la finalizzazione di una prima fase di confronto programmatico e di prospettiva. Nessuno spazio alle proverbiali porte chiuse: i moderati, anche se dovessero presentarsi successivamente, troveranno piena equiparazione alle altre forze. Si parte insieme, per poi valutare quale potrà essere il finale, verso le urne del prossimo anno.

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