Tekra al Tar, “proroga illegittima e adeguare il canone”: niente sospensiva, si entrerà nel merito

 
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Gela. Non ci saranno ripercussioni per eventuali sospensive. I giudici del Tar Palermo, valutando anzitutto la “prevalenza della continuità del servizio di gestione dei rifiuti nell’ambito territoriale del Comune”, non hanno dato seguito all’iniziale richiesta avanzata dal legale della società campana Tekra. L’azienda si è rivolta al tribunale amministrativo per cercare di arrivare all’annullamento dell’ordinanza di fine gennaio rilasciata dal sindaco Lucio Greco e che ha posto una nuova proroga, fino al prossimo maggio. Tekra, infatti, sta proseguendo l’attività in attesa che il municipio possa stipulare il contratto attuativo con Impianti Srr, l’in house della Srr4 che dovrà subentrare anche in città. Per l’avvocato Fabio Costalunga, che rappresenta la società, l’ennesima proroga è illegittima. Anche per questa ragione, è stata richiesta la sospensiva, sulla quale però i giudici palermitani si sono espressi nel senso di procedere direttamente con la fase di merito, che è fissata per il prossimo ottobre, quando anche la proroga in essere sarà già ampiamente superata. Entro quel termine, sia l’amministrazione comunale che Impianti Srr dovrebbero già essere pienamente impegnate con il nuovo servizio. L’azione di Tekra, alla quale si è opposta l’ente comunale, rappresentato dall’avvocato Girolamo Rubino, è comunque finalizzata anche ad imporre a Palazzo di Città “l’obbligo” di adeguare il canone per il servizio, fermo praticamente da quasi dieci anni. In base al ricorso, va parametrato agli indici “Foi-Istat e all’attuale costo del personale e dei mezzi”. “Ritenuto che, all’esito del sommario esame che connota la presente fase, le esigenze di tutela di parte ricorrente, tenuto altresì conto della prevalenza, nella valutazione dei contrapposti interessi, della continuità del servizio di gestione dei rifiuti nell’ambito territoriale del Comune intimato – si legge nell’ordinanza del Tar – possono trovare adeguata soddisfazione mediante la fissazione dell’udienza per la discussione del ricorso all’udienza pubblica indicata in dispositivo”. Gli imprenditori dell’azienda campana, subito dopo la firma dell’ordinanza, hanno scelto di rivolgersi alla giustizia amministrativa. Da anni, chiedono un adeguamento del canone e in diverse occasioni hanno spiegato di voler lasciare le attività, economicamente non più profittevoli.

Dal municipio, invece, non sono mancate richieste di maggiore efficienza per una città che risente in maniera chiara di attività svolte solo con gli interventi strettamente necessari, a partire dalla raccolta rifiuti. La proroga fino al prossimo maggio si è resa necessaria perché al momento l’amministrazione comunale ha optato per attendere l’approvazione del Pef e delle nuove tariffe Tari, prima di affrontare la stipula del contratto attuativo. Le polemiche, anche in questo caso, non sono mancate. Seppur per ragioni differenti, l’ordinanza del sindaco Greco è stata impugnata inoltre dalla Srr4 e da Impianti Srr, che però hanno attivato l’azione in maniera autonoma rispetto a quella di Tekra.

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