“Tempi certi su tangenziale”, Cosca: “Alternative a 110 per cento e attuare area crisi”

 
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Il segretario Fillea-Cgil Francesco Cosca

Gela. Se la vertenza dei lavoratori della Medi group construction va verso un primo spiraglio, dopo l’ok all’esercizio provvisorio, rimangono però tanti i punti irrisolti, soprattutto nel settore edile locale. I cantieri del bonus 110 per cento, che per un lungo lasso di tempo hanno in parte risollevato le sorti del comparto, sono in esaurimento e i lavoratori progressivamente iniziano a fuoriuscire. Servirebbero alternative. “Noi vogliamo sperare che i tempi per l’avvio dei cantieri della nuova tangenziale possano essere rispettati – dice il segretario della Fillea-Cgil Francesco Cosca – stiamo attendendo riscontri in tal senso. Anche il protocollo di legalità che sarà sottoscritto per i lavori nell’area portuale sembra un segnale incoraggiante”. L’indotto di raffineria Eni, per il sindacato, non può essere l’unica soluzione, vista la netta compressione dei livelli di occupazione. “I cantieri pubblici in città ci sono e vanno avanti e lo stesso vale per quelli del 110 per cento – aggiunge – però, è chiaro che serviranno alternative a breve”. La nuova tangenziale da tanti viene vista come un bacino fondamentale per collocare la manodopera locale. Alcuni mesi fa, Anas aveva dato comunicazione sulla definizione della graduatoria per l’assegnazione di un appalto che vale non meno di trecento milioni di euro.

“L’area di crisi dovrebbe iniziare a dare le risposte sulle quali spingiamo da tempo – aggiunge Cosca – l’accordo del 2014 prevedeva la formazione dei lavoratori, così da renderli pronti alle nuove esigenze del mercato. Gli sviluppi ottenuti nella vertenza Medi group sono sicuramente molto importanti. Ci aspettiamo altrettanto per gli operai della lista di disponibilità e appunto per la piena attuazione del protocollo d’intesa del 2014”. Lo scenario occupazionale locale è ancora assai incerto e gli strumenti istituzionali attuati dopo la riconversione del sito Eni non hanno ancora generato gli sviluppi inizialmente ipotizzati. L’amministrazione comunale ha puntato molto sulle linee di finanziamento per la realizzazione dio importanti opere pubbliche. Vanno però concretizzate in cantieri che possano generare occupazione. Ragioni che spesso hanno portato i sindacati del settore a richiedere un tavolo permanente a Palazzo di Città.

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